Ad Acireale c’è anche il Sindaco tra le persone arrestate dalla Guardia di Finanza di catania in merito ad un’operazione anti corruzione. Stamattina alle prime luci dell’alba la GdF ha eseguito 8 mandati di cattura ordinati dalla Procura distrettuale di Catania coordinati dal procuratore aggiunto Sebastiano Ardita e dal sostituto Fabio Regolo in merito a presunti casi di corruzione e turbativa d’asta nel comune di Acireale Tra questi 8 di cui 5 ancora in stato di arresto c’è Roberto Barbagallo ingegnere eletto sindaco della città nel maggio del 2014 espressione del movimento civico cambiamo Acireale.
Bargagallo è considerato molto vicino al deputato Acese del PD Nicola Dagostino attualmente candidato alle elezioni nazionali per un collegio uninominale del PD. L’episodio, come evidenziano durante la conferenza stampa da parte del Procuratore della Repubblica di Catania Zuccaro vede coinvolto Barbagallo in un episodio avvenuto durante la campagna elettorale delle passate regionali a favore del Deputato Nicola Dagostino.
In pratica Barbagallo con la complicità di un ispettore della polizia municipale di Acireale fa pressioni nei confronti di due commercianti abusivi mandandogli l’ispettore per “strigliarli” in modo che i due spaventati si sarebbero rivolti al sindaco e lui in cambio dei voti a favore di Dagostino avrebbe messo a tacere l’ispettore della Municipale.
Un altro episodio contestato riguarda la realizzazione dell’ampliamento del cimitero comunale di Acireale, un’opera pubblica affidata alla Ati San Sebastiano s.r.l., con sede a Ravenna. Durante la fase terminale dei lavori, il responsabile della Protezione civile del Comune di Acireale, Salvatore Di Stefano, ha curato il collaudo dell’opera, attestando che l’intervento era stato eseguito a regola d’arte. Tuttavia, nella certificazione redatta dal dirigente, sono state indicate operazioni di verifica strutturale presso il cimitero in realtà mai effettuate: anzi, dalle indagini è emerso che i quattro verbali di sopralluogo sono tutti stati predisposti nel momento finale della stesura del collaudo dal referente in loco dell’impresa costruttrice, Salvatore Leonardi, con l’ausilio del consulente tecnico dell’impresa stessa, Angelo La Spina.
Le dichiarazioni dell’ON. Dagostino il qual come ha evidenziato il procuratore Carmelo Zuccaro non è in nessun modo indagato, sono: “Quel che sta accadendo, per i rapporti che mi legano al sindaco di Acireale – commenta il parlamentare -, è un duro colpo per il sottoscritto e per il progetto politico. La ragione appare evidente: quattro anni di coraggioso buon governo e lotta al malaffare”. D’Agostino, candidato alla Camera, ricorda che “siamo a pochi giorni dal voto per il rinnovo del Parlamento italiano. Io sono candidato e mi ritrovo nella necessità di decidere, con il cuore gonfio di dolore, cosa fare.
Ovviamente all’interno del PD iniziano i distinguo nonostante che Dagostino non sia indagato il primo a smaccarsi è il segretario Prov. Enzo Napoli il quale dichiara che Roberto Barbagallo non ha mai fatto parte del PD ma all’epoca delle elezioni comunali di Acireale il PD sponsorizzò un altro candidato “noi abbiamo avuto come candidato Sebi Leonardi inoltre Nicola Dagostino non solo non è indagato ma questo scambio di voti non risulta sia poi andato effettivamente al PD. “ come se nel caso contrario servisse una ricevuta da fare vedere al seg. Prov. del PD Enzo Napoli. Vedremo gli sviluppi.
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