A Catania L. e U. vuole Rinascere a Sinistra

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A Catania L. e U. vuole Rinascere a Sinistra

Liberi e Uguali della Provincia di Catania si è riunito in assemblea ieri per la prima volta dopo il voto, per commentarlo e analizzarlo. Dalla discussione, molto partecipata è emerso che “vero che il risultato è stato inferiore alle aspettative e ai sondaggi, ma è anche vero che ci scontravamo con dei colossi della comunicazione e che la lista era stata fatta solo pochi mesi prima”. Si imputa la sconfitta non solo ad un massiccio riposizionamento degli elettori verso i Pentastellati e il centro destra ma anche al fatto che Liberi e Uguali non è un partito ma un raggruppamento di partiti di sinistra che ancora non sono radicati sul territorio, confermando l’idea di tutti i partecipanti che Grasso il Leader, non è stato in grado di rappresentare bene la lista. Bisogna dare anche atto che l’esigua pattuglia di Sinistra presente in parlamento (tra Camera e Senato 19 componenti) ha rotto il blocco di destra che con diverse sfumature oggi siede sugli scranni Parlamentari.
La discussione verte soprattutto in maniera unanime, sull’unità cioè riprendere il percorso che si era interrotto con Liberi e Uguali, di sciogliere le tre anime che la compongono; Art. 1-M.D.P. S.I. e Possibile confluendo tutti sotto un unico simbolo e partito che si richiama chiaramente alla Sinistra con i suoi valori e la sua simbologia, a Catania inoltre si vuole riaprire il dialogo interrotto con i compagni di Potere al Popolo , in pratica una riedizione della vittoriosa lista “Cento passi per la Sicilia “ delle regionali scorse. Ed è proprio dalle assemblee locali che parte il massaggio ai vertici ad invitarli a riprendere con un tavolo tecnico il cammino di unità interrotto durante la campagna elettorale,” deve essere però –alcuni interventi- un tavolo che debba parlare non solo di fusione, ma soprattutto di progetti, di programmi futuri di come fare opposizione tornado tra i compagni, in modo da crescere e non rimanere ininfluenti”distinguendosi dal P.D., un dato molto importante questo, visto che il cittadino imputa la cattiva gestione del Paese non solo al P.D. di Renzi ma a tutta la sinistra e che durante la campagna elettorale non ha fatto un distinguo tra L.e U. e P.D.
A questo punto però dato che da Roma dai vertici non ci sono chiari segnali di cosa si farà da grandi, per le amministrative la coalizione di sinistra che vuole fare?

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