“Com’è bello, come dà gioia che i fratelli stiano insieme in concordia”. Così recita il salmo di Re David ed è così che si realizza ogni volta che la, se pur piccola, comunità di “anousim” si riunisce per pregare e commentare i testi sacri e tradizionali del popolo giudaico.
Anche qui a Catania, grazie all’impegno ed alla organizzazione di Gabriele Spagna, avviene tutto ciò presso i locali della chiesa di San Luigi Gonzaga messi a disposizione dal parroco e dalla associazione Il Paracadute del prof. Fabio Battiato
Si è svolto così l’incontro della piccola comunità formata da una dozzina di amici e fratelli; incontro che ha regalato momenti di emozione scaturita nel raccontare la esperienza di ciascuno, la propria storia personale ed il ritorno alle proprie radici. All’incontro hanno assistito e partecipato due ospiti speciali, un rabbino di Roma ed un rabbino di Gerusalemme.
Significativo ed appropriato è stato il confronto tra le storie personali ( anche se, ovviamente, in forma meno mitologica e sensazionale ) le due storie bibliche di Ruth e dell’Esodo raccontate e commentate dai due rabbini ospiti.
Ruth e Orpà due donne del popolo moabita, decidono di sposare due fratelli ebrei, ma , alla morte di loro le due donne si dividono, una ritorna nel suo polo ad adorare i propri dei nel confort delle proprie tradizioni mentre Ruth decide di seguire Naomi nella precarietà seguendo le tradizioni del popolo di Israele e unendosi al culto di Dio adorato da Israele; quindi sposò Boaz, avo di re David, mentre, secondo alcuni midrash, dalla discendenza di Orpà nacque Golia. Ritornare alle radici vuol dire sposarne la sorte, buona o cattiva che sia. Vuol dire seguire il proprio cuore: una storia d’Amore.
Dal libro dell’Esodo, il popolo di Israele viene condotto a seguire la via più lunga, più difficile, quella precaria: quella che richiede un continuo dialogo con Dio, una continua fiducia, un continuo rapporto di fede e di amore.
Come raccontano spesso i Maestri, la storia descritta nella Torah, è il percorso spirituale o iniziatico che lo si voglia considerare di ciascun essere umano che ha intrapreso un percorso di fedi e di amore con Dio.
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