Società partecipate catanesi, la preoccupazione della Ugl: “Situazione ormai fuori controllo. Indispensabile attivare un tavolo tecnico permanente e la scelta di manager di alto livello.”

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Società partecipate catanesi, la preoccupazione della Ugl: “Situazione ormai fuori controllo. Indispensabile attivare un tavolo tecnico permanente e la scelta di manager di alto livello.”

“Quella delle partecipate a Catania è una situazione ormai fuori controllo.” A lanciare l’allarme è la Ugl catanese, tramite il suo segretario generale territoriale Giovanni Musumeci, che ancora una volta pone l’attenzione su una problematica che interessa non sono un pubblico servizio ma anche migliaia di lavoratori ed un importante indotto. “L’amministrazione comunale uscente in questi anni si è mostrata sempre indifferente rispetto alle nostre preoccupazioni sulla gestione di alcune società e sul loro futuro. Su sette aziende a partecipazione pubblica neanche la metà si salvano dal punto di vista finanziario, mentre quasi tutte presentano svariate problematiche sia sul piano organizzativo che su quello prettamente gestionale. Una condizione – continua la Ugl – che non può di certo proseguire in questo modo, poiché l’attuale andamento rischierebbe di far saltare almeno tre di queste società e trascinare nel baratro le altre. Pubbliservizi è sempre a forte rischio fallimento se la Città metropolitana non ne assume un pieno controllo anche sulla più semplice gestione. E’ assurdo che, ancora oggi, nonostante non si arrivino a pagare stipendi e diarie dei dipendenti, si continui ad arruolare consulenti esterni che non hanno contribuito a risolvere alcun problema. Di Amt sappiamo poco, ad eccezione delle recenti iniziative. Siamo preoccupati e ci siamo subito associati all’angoscia dei dipendenti, per le sorti di Asec e della controllata Trade che la passata amministrazione ha abbandonato a se stesse senza dare risposte ai vari solleciti giunti dalle organizzazioni sindacali. Stesso destino per Sidra ed in parte per Multiservizi, dove più che i conti (meno disastrosi rispetto alle altre realtà) a destare una certa ansia è ciò che saranno gli obiettivi futuri che dovranno determinare le conduzioni di queste aziende, al pari di Sostare che merita sicuramente una ulteriore valorizzazione. Per questo – aggiunge Musumeci – le ipotesi di spoil system ed il gioco al toto nomine di questi giorni ci appassionano davvero poco, perché come organizzazione sindacale crediamo che prima dei nominativi debbano venire le professionalità e le capacità indiscusse. Così come abbiamo fatto durante l’ultima campagna elettorale, con tutti i candidati sindaco, al neo primo cittadino Salvo Pogliese rinnoviamo la proposta di istituire un tavolo tecnico permanente per il monitoraggio della conduzione delle partecipate, attivando con un serio programma quello strumento della concertazione da noi invocato, ma che non è stato il forte della vecchia amministrazione. Riteniamo indispensabile – conclude – confrontarci con un componente della giunta di alto profilo e con manager competenti, perché crediamo davvero nel rilancio delle partecipate, vero motore e linfa vitale di questa città, e siamo fiduciosi che il neo sindaco accolga sin da subito questa sfida.”

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