Istituto musicale “Bellini”, nulla di fatto questa mattina durante la riunione all’Ispettorato del lavoro per la vicenda degli ex addetti alla pulizia e vigilanza. La vertenza si sposta in Prefettura.

Home Cronaca Istituto musicale “Bellini”, nulla di fatto questa mattina durante la riunione all’Ispettorato del lavoro per la vicenda degli ex addetti alla pulizia e vigilanza. La vertenza si sposta in Prefettura.
Istituto musicale “Bellini”, nulla di fatto questa mattina durante la riunione all’Ispettorato del lavoro per la vicenda degli ex addetti alla pulizia e vigilanza. La vertenza si sposta in Prefettura.
Ancora un nulla di fatto nella vicenda del licenziamento dei 18 ex addetti ai servizi di pulizia e di vigilanza dell’Istituto musicale “Vincenzo Bellini” di Catania. L’incontro di questa mattina, convocato dall’Ispettorato del lavoro di Catania, ha infatti prodotto un nuovo passaggio a vuoto, considerato che al tavolo di confronto si è presentata soltanto la Pubbliservizi, mentre lo stesso Istituto, insieme alla Città metropolitana di Catania ed al Comune di Catania, hanno disertato la convocazione non inviando alcuna giustificazione a motivo dell’assenza. Presenti i responsabili delle ditte Bsf e Multiprofessional service, che hanno dovuto licenziare i lavoratori lo scorso 30 settembre a causa della chiusura del contratto d’appalto con il “Bellini”, nonché i rappresentanti sindacali di Ugl igiene ambientale, Filcams Cgil e Uil trasporti. Durante la riunione, presieduta dal funzionario direttivo dell’Ispettorato, il commissario giudiziale della Pubbliservizi Laura Montana Trezza ha ricordato che la partecipata, essendo società “in house”, ha avuto affidato il servizio dalla partecipante Istituto “Bellini” e che, inoltre, l’attuale regime di Fis non consente di effettuare nuove assunzioni con il recepimento di quanto previsto dall’articolo 4 del contratto collettivo nazionale “Multiservizi servizi integrati”. Soluzione che, invece, i tre sindacati hanno posto come condizione futura per la riposizione dei dipendenti licenziati, al momento in cui la Pubbliservizi sarà in condizione di poter assumere o, in alternativa, la creazione immediata di un bacino prefettizio oppure la previsione dell’assorbimento delle 18 unità, anche attraverso la selezione, nell’ambito delle procedure per la statizzazione dell’Istituto musicale. “Ringraziamo l’Ispettorato per aver consentito questa nuova occasione di confronto e la dottoressa Montana per essere intervenuta – dichiarano Giuseppe Scannella e Salvo Strano per la Ugl, Davide Foti e Giuseppe Grillo per la Cgil e Alfio Lauricella e Andrea Mantegna per la Uil. Stigmatizziamo il comportamento di Città metropolitana, Comune e Istituto che, per la seconda volta consecutiva, non si sono presentati in spregio al dramma che stanno vivendo 18 famiglie catanesi. Se da una parte comprendiamo le gravi difficoltà in cui si trovano i tre enti, dall’altra non accettiamo una ormai acclarata volontà a non voler trovare una via d’uscita che possa consentire quantomeno a questi lavoratori di tornare ad un’occupazione dopo quasi 20 anni di servizio. Ci rivolgeremo, dunque, nuovamente al Prefetto affinché possa essere fatta definitiva chiarezza da parte di tutti gli enti interessati, in particolare quelli oggi assenti ingiustificati, con l’individuazione di un percorso ben definito tale da poter garantire il ritorno all’occupazione per questi lavoratori – concludono gli esponenti di Ugl igiene ambientale, Filcams Cgil e Uil trasporti.”
Condividilo:

Lascia un commento