“Shots” lo spettacolo di e con Francesco Bernava e Alice Sgroi andrà in scena al Teatro del Canovaccio (prodotto da Mezzaria Teatro) dal 17 al 19 gennaio alle ore 21.00 e domenica 20 gennaio alle ore 18.00 nell’ambito della stagione teatrale 2018/19. Tre storie perché tre è il numero perfetto.
“Time-lapse”, “Trentacentimetri” e “Hank&Tess” sono i titoli delle storie, definite dagli autori <<ad alta gradazione sessuale” da vivere tutte d’un fiato, proprio come tre shots, in cui l’amalgama tra sesso e ironia è l’ingrediente principale di questo miscuglio letterario: sono infatti tre storie, liberamente ispirate dai racconti di Charles Bukowski, che affrontano il rapporto uomo-donna con un comune obiettivo, quello di dilatarne il perimetro sensibile, il confine tra il magma viscerale che scaturisce dall’incontro di due esistenze e il mondo che li avvolge>>.
Invitata al suo debutto, avvenuto a settembre scorso a Nicolosi, ero stata piacevolmente colpita dall’ondata di novità che i due attori/autori sono riusciti a portare allestendo un lavoro ispirato all’indisciplinato Bukowsky. Coraggiosi ma dosati, Alice Sgroi e Francesco Bernava parlano del sesso all’interno della coppia, dentro i confini metropolitani di un bar, con franchezza evitando di celarsi e senza mai diventare inopportuni. La narrativa è dinamica e frizzante, esattamente come gli attori in scena che non hanno perciò compito semplice, dal momento che l’impegno è totale, fisico e mentale. Shots è un messaggio funzionale che lascia una traccia, non solo di conoscenza, e che apre a un finale affatto triste e scontato.
Alice Sgroi e Francesco Bernava, subito dopo il debutto di Shots affermarono: «E’ stata un’esperienza che non dimenticheremo mai! Grazie per il gradimento che il pubblico ci ha espresso. Crediamo molto in questo lavoro, ci siamo impegnati sia nella drammaturgia chè nella recitazione, e siamo felici che sia stato accolto con tanto consenso>>.
Scritto dunque a quattro mani, hanno scelto una fonte d’ispirazione apparentemente complessa, Charles Bukowsky; apparentemente perché lui parlava di cose semplici come l’Amore e il Sesso e la gente inorridiva. In fondo si tratta di due indistinguibili ma poco concordati legami, una sconsiderata spudoratezza, una insofferenza all’evidenza che l’uno non possa prescindere dall’altro. Mani che si stringono per un’altra volta per condividere l’ennesimo lavoro, ormai da qualche anno: di recente li abbiamo visti insieme in “Aquiloni”, con la regia di Nicola Alberto Orofino e in “Tutto il resto ha poca importanza” di Nicola Costa. Questa volta, hanno fatto tutto loro, scegliendo la fonte d’ispirazione, scrivendo e dirigendosi.
“Trentatrecentimetri” è vincitore del premio Miglior Regia al Festival Nazionale di corti teatrali “’O Curt”, edizione 2018
17-18-19 Gennaio – Ore 21,00
20 Gennaio – Ore 18,00
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