Un set fotografico può essere aderente alla verità più di un libro di storia. Chiunque può constatarlo visitando la mostra “La Divisione Fantasma”, alle Ciminiere sino al 3 aprile.
Gli scatti esposti sono soltanto una quarantina ma, con il loro grande formato e l’evocativo bianco/nero, risultano sufficienti per illustrare la battaglia di Gela, che si combatté dal 10 al 12 luglio 1943. Protagonisti di quella battaglia furono i militari italiani della Divisione motorizzata Livorno, il cui comandante, generale Domenico Chirieleison, sebbene sovrastato dalle forze nemiche, non diede ordine di indietreggiare. Anzi al contrario, invece di ripiegare, ordinò ai suoi uomini di avanzare ad oltranza verso Gela. I reparti della Livorno divisi su tre colonne furono però accerchiati. Per loro la battaglia si trasformò in una carneficina: le perdite furono di 7.200 uomini tra morti, feriti e dispersi su un toltale di 11.000 effettivi: quel che rimase fu chiamata “La Divisione Fantasma”.
Sopravvisse il colonnello Dante Ugo Leonardi, comandante di una delle colonne della Divisione e autore nel 1947 di un memoriale, con cui dimostrò che la storia a volte la scrivono anche i vinti.
La testimonianza del colonnello Leonardi, suffragata da molti altri documenti storici, è servita all’Associazione Storico Culturale Historica Ventesimo Secolo, coordinata in Sicilia da Marco Garofalo, per rievocare quella battaglia attraverso gli scatti fotografici di Tiziana Gatto e Rosario Vicino.
I set sono stati ricostruiti la scorsa estate nelle campagne del calatino e nella zona di Castelluccio, dominante la Piana di Gela. Preliminarmente è stato però necessario il reperimento degli elementi scenici: materiali da campo, attrezzature e stoviglie d’epoca, l’affardellamento da combattimento e persino una rarissima automobile tedesca. Decine di “rievocatori” hanno indossato le uniformi grigioverdi e si sono messi in posa per le foto di scena negli stessi luoghi che 75 anni fa furono bersaglio delle violente azioni belliche.
Le immagini visivamente più evocative sono state scelte per la mostra e commentate da didascalie esplicative, che rendono più chiaro il percorso espositivo.
La mostra, realizzata con il patrocinio della Città Metropolitana di Catania, rientra nell’ambito delle iniziative volte a promuovere il Museo storico dello Sbarco in Sicilia 1943 e approfondire aspetti e temi collegati a quello specifico periodo storico, tematicamente trattato negli spazi espositivi della struttura museale.
Aperta sino al prossimo 3 aprile, con ingresso gratuito, ogni giorno dalle ore 9 alle 17 (compreso il lunedì quando i musei delle Ciminiere sono chiusi).
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