La situazione, legata all’emergenza rifiuti, a Catania ha ampiamente superato i livelli di guardia. Nella migliore delle possibilità le strade sono sporche mentre, nella peggiore, le nostre vie si trasformano in discariche abusive dove diventa impossibile perfino camminare sui marciapiedi. Semplice spazzatura e montagne di materiale edilizio che si accumulano nei pressi delle scuole, delle piazze e persino delle chiese e poi finiscono in mezzo alla strada con gli automobilisti costretti a pericolose manovre per evitarle.
Il comitato “Terranostra”, attraverso il suo componente Carmelo Sofia, chiede alle istituzioni politiche competenti di prendere immediatamente tutti gli opportuni provvedimenti per evitare che la città soffochi sotto un mare di spazzatura.
Puntare il dito solo ed esclusivamente contro questa amministrazione comunale non sarebbe corretto perchè- è bene ricordare- che chi scarica montagne di vecchi mobili, copertoni e materassi sono catanesi e abitanti dell’hinterland etneo: i principali colpevoli di questo disastro ambientale.Criminali che forse non sanno (o non vogliono sapere) che, in modo del tutto gratuito, c’è un servizio comunale per smaltire adeguatamente questi materiali ingombranti senza conseguenze disastrose per la nostra città.
Oggi, data l’emergenza della situazione, il comitato “Terranostra” chiede un’azione repressiva, capillare e costante contro gli inquinatori. Ben vengano, quindi, le guardie ambientali ma per fermare questo scempio occorre un sistema di videosorveglianza per monitorare sia i quartieri della fascia esterna della città, da cui provengono la maggior parte dei pendolari, sia centro storico. Telecamere in azione per cogliere sul fatto i criminali e punirli come meritano.
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