“La Uila-UilaPesca piange la morte di un altro lavoratore del mare, vittima del naufragio del peschereccio siracusano “Zaira”. Esprimiamo condoglianze alla famiglia e solidarietà alla marineria siciliana. Ma non possiamo nascondere anche l’amarezza e la rabbia per una tragedia avvolta, ancora una volta, dalla disperazione di chi deve sfidare le onde in condizioni meteomarine avverse pur di avere la minima garanzia di reddito e senza ammortizzatori sociali”. Lo dichiarano i segretari generali di Uila Pesca, Uila Sicilia e UilaPesca Sicilia, Enrica Mammucari, Nino Marino e Tommaso Macaddino, che aggiungono: “Assurdo, come Uila e Uila Pesca denunciano da tempo, che i pescatori debbano negoziare il diritto alla sicurezza con il diritto al lavoro in un settore assurdamente non considerato usurante nel nostro Paese. Oggi, risulta ancora più urgente e improcrastinabile garantire anche in questo comparto strumenti quale la cassa integrazione strutturale perché non sia necessario sfidare la morte in mare. Su questo punto, però, la politica continua colpevolmente a tacere!”.
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