Sulla chiusura dell’accordo tra Stato e Regione Siciliana sui fondi per le Città metropolitane ed i Liberi consorzi comunali, interviene la Ugl Sicilia con il suo segretario regionale Giuseppe Messina ed i segretari delle unioni territoriali Eugenio Bartoccelli (Agrigento), Andrea Alario (Caltanissetta), Giovanni Musumeci (Catania), Franco Arena (Enna), Antonino Sciotto (Messina), Franco Fasola (Palermo), Antonino Galioto (Siracusa), Gianna Dimartino (Ragusa), Mario Parrinello (Trapani). “Siamo soddisfatti perché le rassicurazioni ricevute dal Governo regionale ed in particolare dall’assessore regionale dell’economia Gaetano Armao, hanno avuto immediato riscontro con la conclusione della trattativa che porterà nelle casse delle ex province 100 milioni di euro che andranno sommati ai 102 milioni di euro stanziati dalla Regione stessa. Una liquidità considerevole che servirà per rimpinguare le casse di questi enti, ormai vuote da tempo, che hanno generato bilanci al limite del dissesto economico – finanziario. La battaglia più importante, che è stata anche la nostra, è stata però quella della cancellazione del prelievo forzoso. Con la prossima legge di bilancio nazionale, infatti, non ci sarà più una vergogna del genere, che per anni ha rappresentato un vero e proprio furto ai danni dei siciliani, ma le risorse liberati assicureranno annualmente alle Città metropolitane ed ai Liberi consorzi garantirà una somma pari a oltre 200 milioni. Di fondamentale importanza – prosegue Messina – è, inoltre, la modifica della normativa sull’approvazione dei bilanci che consentirà la chiusura dei rendiconti del 2018 e degli anni precedenti anche senza il preventivo approvato e la possibilità di redigere ed approvare per il 2019 un bilancio annuale e non triennale. Adesso, quindi, con le governance che si andranno a definire con le elezioni di fine giugno, potremmo davvero porre fine ad una stagione buia, quella avviata dal Governo Crocetta, con la quale si voleva cancellare in un solo colpo anni di storia delle gloriose province regionali. Ci aspettiamo, dunque, che il presidente Nello Musumeci completi presto l’opera di rinascita degli enti intermedi, dando loro le giuste competenze per tornare ad essere protagonisti del territorio, per ridare dignità alle migliaia di lavoratori che in essi vi operano e che in questi anni sono stati pesantemente mortificati, nonché assicurare ai cittadini i servizi essenziali provinciali che meritano.”
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