La Polizia di Stato ha arrestato il pregiudicato catanese PATTI Gianluca (cl. 1990) per detenzione illegale di armi da fuoco clandestine e munizionamento, nonché per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti del tipo cocaina e marijuana.
Nel pomeriggio del decorso 10 maggio, nell’ambito di mirati servizi finalizzati al contrasto delle attività di spaccio nel rione Librino, personale della Sezione Contrasto al Crimine Diffuso della Squadra Mobile notava un soggetto che, riconosciuti gli agenti, con indifferenza, si allontanava frettolosamente dal luogo in cui si trovava, per introdursi all’interno di una palazzina di edilizia popolare.
Il comportamento anomalo e improvviso destava negli agenti il sospetto che l’uomo fosse una “vedetta” e che fosse rientrato nel palazzo, per avvisare qualcuno che già si trovava all’interno, dell’arrivo della Polizia. Si decideva, pertanto, di seguirlo, entrando nell’androne condominiale. Una volta dentro, il personale della Squadra Mobile notava un giovane, successivamente identificato per il predetto PATTI Gianluca, che si affacciava dal pianerottolo del terzo piano dello stabile, verosimilmente allertato dalla vedetta, per poi nascondersi subito dopo aver visto i poliziotti.
Salite le rampe di scale, si notava il PATTI lasciare l’appartamento del terzo piano, dove era stato visto affacciarsi e salire verso i piani superiori facendo, temporaneamente, perdere le proprie tracce.
Nel frattempo, altro personale giungeva sul posto ed eseguiva una perquisizione nell’appartamento dal quale PATTI era uscito, dove si rinvenivano e sequestravano, occultate in una mensola della libreria, una pistola marca “Beretta”, calibro 6,35, con matricola abrasa, completa di relativo caricatore con 8 cartucce e una pistola a tamburo, calibro 38 Special, con all’interno n. 6 cartucce. Inoltre, nell’appartamento era stato allestivo un laboratorio artigianale per lo spaccio di sostanze stupefacenti, munito di un efficiente sistema di video-sorveglianza per il monitoraggio dell’intero perimetro della palazzina, oltre alle aree condominiali interne.
Sul “tavolo da lavoro”, invece, erano stati abbandonati due involucri contenenti cocaina del peso complessivo di gr. 11 circa ed un involucro in cellophane contenete marijuana del peso complessivo di gr. 11 circa, oltre a bilance di precisione e altro svariato materiale per il confezionamento.
Da un attento sopralluogo dello stabile, altro personale intuiva che il soggetto fuggito dall’appartamento ubicato al terzo piano doveva trovarsi ancora all’interno dello stabile, atteso che l’unica via di fuga all’esterno era rappresentata dal portone d’ingresso del condominio. Pertanto, tutto l’edificio veniva cinturato, messo in sicurezza e, dopo una breve ricerca, il PATTI veniva trovato nell’appartamento sito al quarto piano, sovrastante quello in cui erano state rinvenute la droga e le armi. Compreso di essere stato scoperto e riconosciuto, ammetteva le proprie responsabilità senza opporre resistenza.
Espletate le formalità di rito, PATTI Gianluca è stato tradotto presso la casa circondariale Piazza Lanza di Catania, a disposizione dell’A.G.
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