Il 20 maggio è la giornata mondiale a tutela delle api, vogliamo dare il nostro contributo per ricordare a tutti l’importanza di preservare una delle perfezioni della natura. -” Quello che vedo nella natura è una struttura magnifica che possiamo capire solo molto imperfettamente, il che non può non riempire di umiltà qualsiasi persona razionale.”- Con questa osservazione arguta di Albert Eistein, si comprende come l’uomo davanti alla natura ed alle sue biodiversità uniche e perfette, resti estasiato da tanta perfezione. I disastri ecologici ad opera dell’uomo che, si sono verificati e che di fatto hanno modificato l’armonia, di un ecosistema ormai saturo di agenti inquinanti, hanno provocato tra le altre cose, la quasi totale estinsione delle api. I premi nobel 2018 per l’economia, Paul Romer e William Nordhause hanno rilanciato l’allarme riguardo al surriscaldamento globale; essi sono concordi nel pensare che, bisogna perseguire l’obbiettivo di contrastare con ogni mezzo l’inquinamento globale, poichè un ambiente che mette a rischio la salute ed il benessere della popolazione mondiale, va bloccato con ogni mezzo e progetto che mira al ripristino dell’ecosistema. Secondo le loro ricerche, se i governi mondiali non interverranno, per istruire la popolazione ad un giusto consumo di prodotti chimici, (pesticidi utilizzati in agricoltura e diminuire l’emissione di gas serra ed altri agenti nocivi nell’aria) entro il 2030 l’ innalzamento della temperatura di 1,5 gradi centigradi, sarà una realtà. Nordhause docente presso l’università di Yale, ha avvalorato la tesi secondo la quale si può ridurre l’emissione di anidrite carbonica nell’atmosfera tassando su scala globale il responsabile paese che inquina, mediante un progetto sviluppato proprio da lui. Romer economista di fama mondiale, come il collega Nordhause dal canto suo ha dimostrato, come la crescita economica sia basata sull’innovazione tecnologica e della sua diffusione, modificando la visione di crescita economica interna eco sostenibile. Entrambi occupandosi di cambiamenti climatici, hanno affermato che, le ricerche economiche e le tecnologie d’avanguardia possono aiutare l’uomo a sviluppare progetti industriali, permettendo una crescita soddisfacente, riperquotendosi in positivo sulla popolazione. Sembrerebbe fantascienza, ma non lo è. Questi professori vogliono dire solo che adesso tocca agli uomini invertire la rotta, aiutando madre natura a ritrovare il suo equilibrio ormai quasi completamente privo di equilibrio. Purtroppo l’uomo non si rende conto, della pericolosità che lo scioglimento dei ghiacciai comporta per l’ambiente delle biodiversità di tutto il globo. L’invenzione delle “Api drone”, è uno dei tanti esempi di come l’era tecnologica vuole aiutare l’uomo in campo agricolo. Ideata dal gruppo di ricercatori del settore, ingegneristico elettronico, dell’università di Harvard, lanciata dalla Walmart, azienda d’avanguardia statunitense, che si è occupata di brevettare e lanciare il prodotto sul mercato. L’ obbiettivo delle api drone, sarà quello di fare il lavoro delle nostre api, ormai in via d’estinzione. Sperimentata ormai da tempo, questi droni preposti all’impollinazione dei fiori, sono dotati di sensori e telecamere per individuare il polline da trasferire da un fiore ad un’altro, per aiutare gli agricoltori nella coltivazione dei terreni. Le nostre api, straordinarie creature, sentinelle ambientali che, per millenni hanno fatto questo di mestiere, saranno sostituite da robot? Sembra di si. Sicuramente una buona invenzione, per correre ai ripari non c’è dubbio, ma alquanto paradossale. Le api quasi estinte, a causa del cambiamento climatico e per l’eccessivo abuso di veleni, anti parassitari, di cui l’uomo, per decenni ne ha fatto un uso smodato e che oggi paghiamo a caro prezzo, non solo in campo agricolo. Dopo l’orso polare, il panda, il tonno rosso del mediterraneo, il rinoceronte ora tocca alle api essere in pericolo di estinzione. La natura elemosina ciò che le spetta per diritto di creazione: la vità in tutte le sue forme. Disastri climatici, uragani e tempeste tropicali con danni a cose e persone subite, sono divenute uno status costante non eccezzionale. Malattie parassitarie delle piante che intaccano intere coltivazioni: dal grano, alla frutta, agli ortaggi. Nordhause ribadisce che: -” L’umanità gioca a dadi con l’ambiente e immette nell’atmosfera gas e prodotti chimici che attaccano l’ozono, causando cambiamenti climatici su larga scala dell’uso dei terreni con le deforestazioni ed eliminando l’habitat naturale di molte specie. Inoltre crea nuove specie transgeniche in laboratorio e accumula armi nucleari sufficenti per distruggere l’intera civiltà”.-
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