La riforma della forestale in Sicilia è ferma, nulla di fatto nonostante le tante richieste.

Home Politica La riforma della forestale in Sicilia è ferma, nulla di fatto nonostante le tante richieste.
La riforma della forestale in Sicilia è ferma, nulla di fatto nonostante le tante richieste.

In Sicilia la richiesta di riforma forestale avanzata dalla Uila con Fai e Flai è stata sostenuta il 5 aprile dalla mobilitazione di 5 mila lavoratori e dall’adesione di ben 213 amministrazioni comunali. Malgrado ciò, due mesi dopo, il governo regionale non ha ancora presentato alcuna proposta di legge né mantenuto gli impegni. Adesso, forse, è più chiaro a tutti perché quella grande manifestazione si chiamava SVEGLIAREGIONE!”.  Lo ha dichiarato il segretario generale della Uila-Uil Stefano Mantegazza, a margine dell’evento in corso a Roma per celebrare i 25 anni dalla nascita dell’Unione italiana dei Lavori agroalimentari. Alla delegazione siciliana, guidata dal segretario Nino Marino, il leader sindacale ha pure sottolineato “il bel passo avanti realizzato in favore dei braccianti agricoli, moltissimi nelle nove province dell’Isola, colpiti dalle calamità naturali di ottobre-novembre”. “Con la recente conversione del decreto emergenze – ha spiegato Stefano Mantegazza – è stata accolta dal Parlamento nazionale, tra mille difficoltà, la nostra richiesta di modifica del testo approvato dal Governo. Garantendo in deroga per il 2019 le tutele previdenziali a tantissimi lavoratori delle aziende non coperte da assicurazioni per disastri meteo, è stato evitato che la beffa si sommasse al danno. Adesso, però, la nostra iniziativa continua perché non si debba ogni volta rincorrere gli eventi e questa misura diventi strutturale”.
Ancora a proposito di forestali. Proprio alla vigilia del “compleanno” Uila, l’incontro al Ministero delle Politiche agricole tra il sottosegretario Franco Manzato e i rappresentanti dei sindacati unitari ha consentito di avviare le trattative per il rinnovo del contratto che manca dal 2012. “Oltre 65mila lavoratori forestali in Italia – ha dichiarato Stefano Mantegazza – potranno avere una risposta importante alle loro necessità. Si tratta di una grande opportunità alla quale come sindacato abbiamo lavorato in questi mesi e di cui siamo particolarmente soddisfatti. Vogliamo sottolineare il nostro apprezzamento all’operato del sottosegretario visto che per tutta la precedente legislatura, nonostante le reiterate richieste, le iniziative e le mobilitazioni dei lavoratori non siamo riusciti ad ottenere questo risultato”. In Sicilia, intanto, prosegue la mobilitazione dei sindacati per la riforma di settore: “Avete il pieno e convinto sostegno di tutta la Uila per quella che riteniamo una vertenza di rilievo nazionale, culminata nell’iniziativa unitaria di aprile e tutt’altro che conclusa”, ha detto Mantegazza. “Noi non abbiamo dimenticato – ha aggiunto il segretario generale – le tragiche immagini delle calamità naturali che in ottobre e novembre si sono abbattute su quel territorio come su altri del nostro Paese, quindi ci schieriamo convintamente dalla parte di chi ormai da anni rivendica in Sicilia una legge fondata su produttività e stabilizzazione dell’attività lavorativa in un comparto strategico per la tutela del territorio e la prevenzione dei disastri ambientali. Non smetteremo di sollecitare la riforma e di urlare SVEGLIAREGIONE! Ce lo chiedono i cittadini siciliani che attraverso sindaci, giunte e consigli comunali hanno dimostrato il 5 aprile solidarietà e stima alle lavoratrici e ai lavoratori della Forestale, perlopiù precari, in passato ingiustamente penalizzati e persino criminalizzati da certa politica”. Nino Marino, presente anche la segretaria generale della Uil di Catania Enza Meli, ha ringraziato Mantegazza “per avere assicurato con tenacia sin dalla prima ora il massimo impulso alle battaglie di civiltà, di equità, in favore dei braccianti agricoli e dei forestali”. A proposito della Giornata SVEGLIAREGIONE!, Marino ha ricordato come la mobilitazione sia stata “condivisa dai siciliani che hanno apprezzato la capacità di proposta e l’impegno sociale del sindacato”. “Abbiamo elaborato e consegnato alla Regione – ha ricordato il segretario generale della Uila Sicilia – un disegno di legge per la riforma forestale, da oltre quattro anni in attesa di risposte concrete. Come quelle promesse due mesi fa, alla vigilia della grande mobilitazione del 5 aprile, dai rappresentanti del governo Musumeci. Nelle prossime settimane concorderemo con Fai e Flai nuove iniziative di protesta, che coinvolgeranno ancora le amministrazioni locali. Con i sindaci, gli assessori e i consiglieri comunali siamo pronti a raggiungere Palazzo d’Orleans a Palermo per consegnare a domicilio il nostro SVEGLIAREGIONE! Avevamo detto che non ci fermiamo e non ci fermeremo”.

Condividilo:

Lascia un commento