Dal 1 luglio 2019, sono operativi i dispositivi presidiari interforze annunciati in Prefettura dal Prefetto di Catania dott. Claudio Sammartino in sede di Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica e disposti con specifica ordinanza di servizio dal Questore dott. Mario Della Cioppa.
Da ieri, infatti, sono stati attuati presidî interforze nel cuore del quartiere San Cristoforo e nell’area di Corso Sicilia dove è stato posto un forte accento anche sul contrasto all’abusivismo commerciale e sull’onnipresenza degli impropriamente detti “posteggiatori abusivi”, la cui attività su suolo pubblico non è contemplata in alcun ordinamento e, talvolta, sfocia in atti di intolleranza nei riguardi degli automobilisti.
Come previsto, i dispositivi schierati sul territorio sono interforze, sfruttando, così, al massimo le competenze di settore e garantendo agilità ed efficacia dell’azione giudiziaria e amministrativa. Quest’ultima, in particolare, rappresenta il “fronte caldo” dell’attività dei presidî in campo: come già ampiamente preannunciato, infatti, è in atto un “giro di vite” nei confronti di quanti violano l’obbligo dell’uso del casco di protezione, alla guida di ciclomotori e motocicli.
Una vera e propria piaga, quella del mancato uso del casco, che rappresenta una “bandiera” di illegalità e di spregio per le norme di legge; una sfacciata dichiarazione di superficialità e noncuranza civica che risalta agli occhi come la prima delle cause della insicurezza percepita sia da quanti si trovino a visitare la città da turisti, sia da quella parte di catanesi, che sono la stragrande maggioranza, che le regole le rispettano e che, giustamente, pretendono che vengano rispettate da tutti.
Si tratta, in realtà, di una basilare nozione di regola civica, applicata a una norma di comportamento vecchia di oltre trent’anni che, lungi dall’essere divenuta ovvia consuetudine, per taluni è, invece, ignorata con nonchalance.
Attraverso l’accurata rivisitazione delle modalità di intervento, e grazie alla cenata sinergia tra Forze dell’Ordine che vede schierati fianco a fianco Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia Locale, si realizza un valido strumento operativo che permette il capillare controllo delle diverse aree cittadine nelle quali si riscontra questo genere di violazione che, peraltro, si presenta trasversalmente in tutta Catania.
Ciò significa che verrà utilizzato ogni mezzo per contestare questo genere d’infrazione: dal classico controllo su strada, alle fotografie crono-geolocalizzate, che costituiranno fonte di sanzione differita (come consentito a norma del Codice della Strada) per chi verrà sorpreso a circolare senza fare uso del casco protettivo e non sia stato possibile procedere alla immediata contestazione. Quindi, coloro i quali pensano di andare franchi da sanzioni, si vedranno presto recapitare a casa pesanti sanzioni pecuniarie, con decurtazione di punti sulla patente e fermo amministrativo del motociclo.
Si ribadisce, in tal modo, la forte volontà di riaffermare i principî basilari di legalità e di giustizia, un richiamo alla coscienza civica e a quel senso di appartenenza al consesso sociale che non può prescindere, in modo alcuno, dall’ignorare le norme che governano il buon vivere.
Inoltre, a margine degli obbiettivi principali, si è rilevato un ulteriore fronte operativo che consiste in una serie di violazioni quali la mancata copertura R.C.A e/o la mancata revisione del veicolo, la cui sussistenza, prevedibilmente, alzerà – e di molto – il numero delle sanzioni irrogate.
È, quindi, “tolleranza zero”, applicata in maniera equanime e continua in ogni momento dell’azione della Polizia di Stato e delle altre FF.P. presenti sul territorio: una ritrovata situazione di legalità diffusa che costituirà il nuovo biglietto da visita della città di Catania.
E i risultati sono tangibili, nel recente periodo dal 24 giugno al 2 luglio, infatti, i numeri delle infrazioni contestate sono rilevanti. Infatti, solo per quanto attiene l’operatività degli Uffici interessati, nel suddetto arco temporale, dal nuovo assetto operativo, la sola Polizia di Stato ha elevato ben 342 infrazioni al Codice della Strada in città, tra esse, 182 hanno interessato il mancato uso del casco che hanno comportato anche il fermo amministrativo di 104 motoveicoli un dato, questo, destinato a salire atteso che 73 violazioni sono state rilevate ma non immediatamente contestate e saranno oggetto di sanzioni “in differita”, attraverso l’interrogazione delle B.D. in cui sono registrati i numeri di targa.
Inoltre, ma anche qui i numeri sono in evoluzione per il già acennato motivo, sono stati sequestrati ben 32 motoveicoli per la mancata copertura assicurativa.
I servizi presidiari, solo nelle due giornate appena trascorse nelle quali sono stati applicati i nuovi moduli operativi, hanno riguardato le aree di Corso Sicilia, piazza Palestro, piazza Caduti del Mare, piazza Pietro Lupo e il Campo Scuola nel quartiere Picanello.
In queste zone, nella sola giornata di ieri 2 luglio, sono stati messi in campo ben 86 tra Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia Locale; tra essi, 75 sono stati gli uomini impiegati dalla Polizia di Stato che, oltre agli operatori della Questura, ha concorso ai servizi con la collaborazione di personale del X Reparto Mobile, del Reparto Prevenzione Crimine Sicilia Orientale, Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica, Squadra Mobile. Sono stati, altresì, impiegati equipaggi del Reparto a Cavallo e dell’U.P.G.S.P.
In tale ambito, agenti della Squadra Mobile hanno effettuato due perquisizioni domiciliari e controlli antidroga che si sono avvalsi delle unità Cinofile della Questura che hanno portato al rinvenimento e sequestro di circa trecento grammi di marijuana, ben nascosta all’interno di un rudere sito nei pressi del c.d. “Tondicello della Plaja”.
Tutto ciò, in aggiunta al “normale” servizio di controllo del territorio incessantemente garantito dalle Volanti.
Un grande impegno, quindi, che continuerà nei prossimi giorni, quando i servizi di controllo del territorio proseguiranno senza sosta anche su altre aree della città: settimanalmente saranno comunicati i risultati ottenuti dal piano straordinario di controllo del territorio, che è stato denominato Catania Sicura, e le aree della città in cui i servizi sono stati dispiegati.
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