“Sulla rimodulazione e l’impiego dei fondi del “Patto per Catania” bisogna fare presto e bene perchè si tratta di un’occasione importante per dare alla città una nuova infrastrutturazione, una grande boccata d’ossigeno per l’economia e l’occupazione, capace di attrarre nuovi finanziamenti ed investimenti come la zona economica speciale, in un contesto già fortemente provato dal dissesto economico finanziario, oltre che dalla crisi di grandi imprese. Riteniamo infatti che la rinascita di Catania in questa fase passa anche attraverso questa preziosa opportunità. Senza le opere strategiche non ci può essere sviluppo economico e sociale.” Lo hanno dichiarato oggi i segretari generali territoriali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl, a margine del Consiglio comunale straordinario convocato questa mattina per discutere dello stato di attuazione dello stesso “Patto” al quale hanno partecipato, ringraziando il presidente del Consiglio Giuseppe Castiglione per l’invito. “Non possiamo che apprezzare l’impegno dell’amministrazione comunale, di riportare la questione dentro la logica della condivisione attraverso il confronto con le parti sociali. Questo si aggiunge all’ottimo risultato ottenuto con la norma “Salva Catania” e vogliamo ringraziare il sindaco Salvo Pogliese per aver raggiunto questo storico obiettivo ed anche per aver testimoniato pubblicamente il grande impegno delle organizzazioni sindacali confederali ed anche per aver testimoniato pubblicamente il grande impegno delle organizzazioni sindacali confederali – evidenziano Giacomo Rota, Maurizio Attanasio, Enza Meli, Giovanni Musumeci. Nel contempo vogliamo lanciare la sfida su quattro tavoli di concertazione che vorremmo possano diventare sin da subito strutturali e permanenti, a partire da quello sui fondi strutturali (“Patto”, “Pon metro”, “Poc”, “Agenda urbana”) che riguarda l’impiego di oltre 480 milioni di euro in opere pubbliche, inclusione sociale, mobilità sostenibile, cultura, infrastrutture, digitalizzazione. Come sindacati siamo pronti anche a confrontarci sul bilancio, sulla razionalizzazione della spesa e sulla lotta all’evasione, nonchè sulla riorganizzazione delle partecipate e sul riordino dei servizi sociali e delle politiche dell’abitare, ma anche sul nuovo piano regolatore generale, perchè i lavoratori ed i cittadini attendono risposte che solo costanti sinergie e scelte condivise tra sindacati, parti sociali e datoriali, civico consesso e amministrazione sono in grado di produrre. Auspichiamo, dunque, che questa catena adesso non si interrompa e la concertazione continui nel pieno interesse dei catanesi e del futuro della città.”
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