La Compagnia della Famiglia Saitta, giorno 26 luglio, con la messa in scena de “Le Sorelle Scipione” ha fatto il pieno di pubblico e di consensi, anche a Nicolosi. Tratta dal “Il Paraninfo” di Luigi Capuana”, uno dei cavalli di battaglia – sia in teatro che al cinema – di Angelo Musco, è stata riscritta, diretta da Eduardo Saitta ed interpretata da Aldo Mangiù (Don Pasquale), Lucia Debora Chiaia (Rosa, la moglie), Eduardo Saitta (Fulli, il segretario tutto fare), Massimo Procopio (Don Angelino), Katy Saitta (Ilaria Scipione, la maggiore) e Serena Rapicavoli (Isabella Scipione, la minore), è la storia di Don Pasquale, benestante e stimato gentiluomo che, però, altro da fare non ha che “infelicitare” le persone, facendole prima conoscere e poi unire in matrimonio.
Alleggerita la vicenda di qualche personaggio, nella riscrittura del capocomico vengono tracciati con generosità e copiosa ironia i personaggi di Angelino (Massimo Procopio) e delle sorelle (Katy Saitta e Serena Rapicavoli) che attirano le risate più prolungate e lasciati ad una indipendente e riuscita interpretazione, gli attori Aldo Mangiù (Don Pasquale) e Lucia Debora Chiaia (la moglie), quest’ultima brillante e ottima spalla di Fulli che non perde occasione per sottolinearne le doti fisiche. Situazioni comiche che si avvicendano senza mai affievolire i toni della commedia.
Laddove la Natura difetta – si sà – il denaro compensa ed il lieto fine misurato sull’elenco dei beni intestati alle due “curiose” e mal combinate sorelle, è assicurato. Divertimento confermato dal pubblico che infine ha interagito con la compagnia esprimendo senza riserva il proprio gradimento.
Eduardo Saitta è un capocomico assai generoso, sempre attento a mettere nella giusta luce gli attori; lo definirei uno “nato già vecchio” come un tempo si affermava di giovani dotati di una saggezza e capacità di vivere con prospettive di gran lunga superiori all’età anagrafica: è in grado di porsi come un ragazzone entusiasta ma possiede al contempo la lungimiranza per organizzare il teatro – il suo e quello del circuito “I Teatri dell’Isola” – con discernimento maturo.
Prossimo appuntamento con la Compagnia dei Saitta è per venerdì 2 Agosto, col “Malato immaginario”, sempre a Nicolosi al teatro all’aperto montato presso il Parco “Rosina Anselmi”
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“Ultima e tra le più belle commedie di Molière rappresenta una sorta di testamento dell’autore, il quale era solito affrontare temi attuali celandoli dietro episodi e personaggi farseschi.
Quando l’autore pensò a questo “malato” lo pensò con la sua modernità proprio come noi, oggi, pensiamo alla nostra. Inevitabilmente dunque la messa in scena è un “ritorno al futuro”, dove la figura di Argante, integra nei modi e nel linguaggio, avrà un contorno più vicino ai nostri giorni per sottolinearne l’attualità in un tempo che passa ma non cambia i rapporti.
Trattare un tema come l’ipocondria porta inevitabilmente ad intervenire sul testo e sulla regia con delle trovate nuove e moderne.
La storia rimane però invariata: Argante, uomo anziano ed ipocondriaco, vuole dare in sposa la sua bella figliola Angelica a Tommaso Diaforetico, figlio del noto medico Diaforetico.
Angelica tuttavia si ribella, invaghita com’è dell’aitante Cleante, rifiutando così il matrimonio combinato dal padre. A sua volta Argante, aizzato dalla seconda moglie Billonia, minaccia di mandare la figlia in collegio.
Nel frattempo Angelica chiede alla fidata governate Tanina, di informare il suo amato Cleante della terribile decisione del padre. Sarà la donna, scaltra ed arguta, il deus ex machina capace di sovvertire le sorti della vicenda, riuscendo a combinare per i giovani il più classico dei lieto fine.
Un cavallo di battaglia di Salvo Saitta che in 53 anni di attività ha saputo centellinarne le messe in scena arrivando oggi alla quarta, esilarante, versione con incredibile freschezza figlia di un adattamento che è il pubblico stesso a suggerire, spoglio di orpelli e più diretto che mai.”
Ufficio stampa a cura di Federica Susini (tel.3890993980)
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