Nel report annuale del 2018 della IRENA, organizzazione internazionale nel settore di tecnologie avanzate per le energie rinnovabili, ha recentemente pubblicato il responso di una ricerca riguardante la crescita positiva dell’impiego di energia pulita ed eco sostenibile a livello globale, riducendo i combustibili fossili, obbiettivo cruciale della battaglia di molte nazioni che, nel 1997 sottoscrissero il protocollo di Kyoto in Giappone, contro l’inquinamento e le relative emissioni nell’ambiente di gas e carbonio; i danni provocati dall’uomo, stanno lentamente migliorando man mano che progetti di diffusione ed utilizzo di energia pulita trovano spazio e presa in considerazione di cambiamento a livello industriale e privato. L’IRENA nata nel 2009 in Germania ma con sede negli Emirati Arabi, ha evidenziato dati importanti di risparmio sull’energia elettrica del -26% in un anno, mentre l’energia idroelettrica -12%, le bioenergie -14% come bio gas e bio metano, ovvero un mix di processi metabolici in ambienti naturali che, permettono un ciclo metabolico aerobico(presenza di ossigeno) o anaerobico(presenza di anidride carbonica) dove in entrambi i casi dopo vari processi di trasformazione producono bio masse,ovvero combustibili naturali ecologici compatibili con l’ambiente. L’eolica ed i PV, energia solare fotovoltaico, invece si aggirano al -13% mentre l’idroelettrica al -12%. Tutte queste fonti energetiche hanno un comune denominatore, abbattere la produzione e l’utilizzo di combustibili fossili riducendone l’uso, facendo rinascere tutti quei meccanismi delle biodiversità quasi messe ko dal surriscaldamento globale. Ad esempio l’ eolico con la nascita dei parchi eolici on shore ( pale eoliche sulla terraferma) ed off shore (pale eoliche collocate in mare aperto) trova nella tecnologia avanzata, un aiuto concreto di produzione di fonti rinnovabili in crescita richiesti proprio perchè si è constatato la sua reale efficienza e altissimi standard di qualità. Gli aerogeneratori o pale eoliche, simili per caratteristiche ai vecchi mulini a vento, nati centinaia d’anni fa proprio con lo scopo di produrre forza energetica ricavata dal vento per aiutare l’uomo nell’agricoltura. La novità di questo report, quindi sta proprio nel segnale concreto e l’impegno nel cambiamento di impiego delle bio energie rinnovabili, che finalmente mette i bastoni tra le ruote a chi si ostina a non ridurre o annientare le emissioni di combustibili fossili. Si può quindi asserire che la cultura ecologica con la sua profusione ed anche all’abbassamento dei costi d’impianto, è una realtà di salute ma anche di lavoro futuro per le nuove generazioni.
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