Il nostro paese sta nuovamente attraversando una della tante crisi di governo che come tutte le altre si è forse risolta con un accordo tra movimento 5 stelle e PD. Ieri infatti Il nostro capo dello Stato, Sergio Mattarella, ieri ha ufficializzato l’incarico a Giuseppe Conte. Siamo ad una svolta di reale cambiamento, come recita lo slogan da sempre dei pentastellati? Oppure ci troviamo dinanzi ai soliti luoghi comuni tutti italiani? Ciò a cui abbiamo assistito in questi mesi del governo giallo-verde ha prodotto reazioni differenti tra l’opinione della Lega di chiudere i porti, poichè vedeva e vede nell’ “uomo nero” tutti i problemi esistenti nel nostro paese; gli alleati grillini adesso, hanno fatto il dietro front, perchè si sono accorti che questo tipo di estremismo non giova per niente ad un paese che fa parte volente o nolente della Comunità Europea, comprendendo alla fine che gli italiani hanno pagato l’immaturità politica di un movimento giovane ed inesperto, che non si aspettava di certo la prevaricazione sotto tanti aspetti dell’alleato padano. Vedremo ora con questo accordo cosa di fatto cambierà nel nostro paese, augurandoci che trovino una strada comune per rialzarci il più presto possibile. La paura dell’immigrato in mala fede con il decreto sicurezza bis varato qualche mese fa, è stata la dimostrazione di come un fenomeno migratorio, che è stato anche il nostro percorso nei secoli scorsi, purtroppo ha fomentato giudizi e preconcetti spesso ingiustificati; religioni che non appartengono alla nostra cultura cattolica o cristiana in genere, tradizioni che non “devono” essere accettate, il perchè non s’è capito, oppure non l’ho capito io. Eppure ricordo, quando il democristiano per eccellenza, Giulio Andreotti definì la costruzione della prima Moschea di Roma parlandone come di: “un passo importante riguardo al dialogo interreligioso” (fonte Repubblica del 1995) fra comunità di professione di fedi diverse da quella Cattolica. Altri tempi altri politici. Il clima di intolleranza generale sia verso lo straniero, oppure omosessuale, è un fenomeno tutto italiano alquanto paradossale. I diritti per le Pari Opportunità non si toccano, perchè garantiscono la civiltà e le conquiste di un paese con dignità ed equità. Un paese , il nostro spaccato a metà, da una parte gli italiani estremisti e dall’ altra parte gli italiani che portano gli arancini, come l’anno scorso alla Diciotti, e che si intestardisce per accogliere i migranti; c’è chi ha impugnato oggetti sacri in mano e chi organizza ogni anno i Pride per confermare che l’amore ed il diritto ad amare non ha uno standard di genere, l’ho abbiamo avuto inculcato sin da piccoli. Tuttavia si dovrebbe tenere a mente che armarsi di oggetti religiosi per accreditare consensi, è come legare l’acqua santa alla gassosa; l’ appartenenza ad un colore politico, deve in primis avere il principio della laicità, come prevede la nostra Costituzione. La fede religiosa è un fatto del tutto personale ed intimo, ma ciò che fa la differenza tra una persona religiosa e chi la fede la vive come valore aggiunto umano e solidale, non è altro che l’esempio coerente che deve o dovrebbe esistere tra ciò che si predica e ciò che si pratica nella vita di tutti i giorni. L’altra parte non razzista dell’italia che vuole l’ accoglienza ed il rispetto multiculturale; se poi volessimo prendere gli insegnamenti biblici, uno fra tutti riguarda proprio, l’ Amore, la Speranza e la Carità. L’amore di chi mette nei barconi i figli piccoli a rischio della vita, per avere una vita dignitosa, va accolto e rispettato. La speranza di poter vivere in libertà la propria vita, in paesi dove esiste la democrazia; ma noi purtroppo non ricordiamo il fascismo e la dittatura, perchè non l’abbiamo vissuta, ne quella ne la fame ne la miseria! Carità, affetto, benevolenza, amore, la terza virtù teologale che racchiude i sentimenti religiosi cristiani. Chi di oggetti religiosi “ferisce” di lettura e conoscenza biblica perisce! Un certo Gesù di Nazareth, il Salvatore tra i tanti insegnamenti, disse queste parole: “In verità vi dico:ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli l’avete fatta a me.” ( vangelo di Matteo cap. 25 vers 40) Ma allora di cosa si parla? Non puoi essere religioso e poi non avere Carità. Il decreto sicurezza bis, sia una legge non risolve i problemi del nostro paese perchè è convinta che, gli italiani debbano proteggersi dagli immigrati; la sottile differenza che sta tra, il controllo alle frontiere, quindi l’importanza di identificare ogni extracomunitario nel nostro territorio cosa che è sempre stata fatta legalmente, (identificando scafisti e clandestini rimpatriandoli) e chiudere le frontiere decidendo di non prestare aiuto quando un’imbarcazione rischia di rovesciarsi e naufragare, momenti e scene a cui abbiamo assistito e che purtroppo abbiamo rischiato di rivedere a causa della recente legge sulla sicurezza bis, decreto che secondo il nuovo governo in carica, dovrebbe essere modificato. Sacco e Vanzetti, due italiani immigrati negli States che nel 1923 furono accusati di aver commesso un omicidio, dopo un processo superficiale vennero condannati alla sedia elettrica, sentenza che venne eseguita nel 1927; la storia poi li scagionerà e la loro colpa era probabilmente quella di essere stranieri in terra straniera. Già, noi italiani, immigrati del meridione per cercare una possibilità una dignità ed un senso alle proprie vite. Ellis Island era considerata: l’isola delle lacrime, perchè li avveniva lo smistamento ed il controllo sugli emigranti arrivati con le navi. I nostri connazionali arrivavano stremati, sporchi, senza un soldo un lavoro, non sapendo parlare l’inglese, disperati e spesso si ammalavano durante il lungo viaggio che dal vecchio continente, l’Europa durava circa un mese e le condizioni di vita nelle stive, erano secondo le cronache al limite dell’umana sopportazione. Ciò che si è saputo dalle pagine dei diari di registrazione lo si è potuto appurare da quando Ellis Island è ufficialmente diventato museo di ricordi e cimeli di storie degli extracomunitari europei e soprattutto italiani. Sbarcavano e veniva data loro una descrizione, sulle condizioni mentali di salute, ed anche sui tratti somatici, si i tratti somatici, gli statunitensi dell’epoca infatti avevano difficoltà a descrivere il colorito olivastro tipico del nostro sud per le tante dominazioni avute sin dai tempi della creazione. Si, non eravamo ne negri, ne bianchi ne mezzosangue o mulatti, di che colore erano questi dannati italiani? Eppure per Catania si conoscono tanti immigrati integrati, una dolcissima donna che chiamerò Elena(nome di fantasia) è una gran lavoratrice, fatica tanto ed onestamente, ti accoglie con un sorriso e ti dice: “sciao, bela” educata mai inopportuna. Da oggi si apre uno scenario nuovo, vogliamo un’italia bella solidale e generosa, con i nostri fratelli e sorelle che vengono da immigrati accolti, con le loro storie di ordinaria vita da vivere.
La foto, dell’articolo, è dell’artista Totò Calì. La proprietà è del quotidiano LA Sicilia.
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