Una film novità che viene dagli Stati Uniti ispirata però dal lontano Oriente, arriva nelle sale italiane. Il piccolo Yeti inizia il suo tour sul grande schermo dal 3 ottobre scorso facendo conoscere la storia di un piccolo yeti che, viene catturato da uomini di scienza, portato in laboratorio per studi zoologici per poi preparare il mondo intero alla sua presentazione ufficiale, sfatando il mito riguardo la sua verosimile esistenza. Shangai, è la città cinese dove il film è ambientato, una grande metropoli contemporanea con tutte le problematiche positive e negative che portano nella vita della gente comune. Una ragazza che ha appena perso il papà, fa una scoperta sul tetto della sua casa: una creatura strana tutta pelosa abita da qualche giorno li; tuttavia lei non sa che il piccolo in realtà si è rifugiato li per scappare dal luogo dove stava, pian piano Yi nome della protagonista, si rende conto che lo yeti è stato rapito così in compagnia degli amici, Jin e Peng decide di riportarlo a casa dalla sua famiglia sul monte Everest; tra peripezie, ed incontri pericolosi di chi vuol impedire loro di raggiungere questo obbiettivo, le situazioni di commedia e di avventura, rendono i paesaggi cinesi una buona occasione per fare in un’ora e mezza il giro di una parte della Cina. Il film è di fatto molto semplice e risulta piacevole la sua visione. Belli i colori delle sequenze, molto toccante la colonna sonora curata da Rupert Gregson Williams, la regia è di Jill Culton e Todd Wilderman. Distribuito dalla Universal Pictures in Italia e la casa americana di produzione è la Dreamworks animaton.
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