Qualche giorno fa precisamente lo scorso Giovedì, presso la scuola Federico II di Svevia a Mascalucia, è accaduto l’ennesimo atto di violenza contro un’insegnante, siamo solo all’inizio dell’anno scolastico, protagonista questa volta un bimbo di sei anni , dico sei anni! Il quale presenti i genitori ha prima sferato un calcio alla maestra, la fa cadere, poi inveisce contro di essa mentre i suoi genitori lo giustificavano, anzi gridavano offese contro la maestra la quale dolorante si sentiva dire” non fare la scena, non hai nulla” .
C’è voluto l’intervento dei Carabinieri chiamati da altri genitori per riportare la calma e fare ricoverare la maestra in ospedale dove gli sono stati diagnosticati 10 giorni di cure. Il motivo non si conosce, pare il solito voto basso e un rimprovero che ha scaturito l’ira del bimbo e la relativa chiamata ai genitori, ovviamente con il contorno di minacce da parte dei genitori verso gli altri insegnati. Non vado avanti nel fatto di cronaca, già ampiamente esposto, esprimo la solidarietà mia e della redazione nei confronti della maestra.
Però voglio evidenziare il comportamento assurdo della scuola in quanto Istituzione Pubblica e del suo dirigente che nel rassicurare sulle condizioni di salute della maestra Melita(cosi si chiama) ha dichiarato “ quando accadono eventi di questo tipo e si creano problematiche di questo genere, si attivano all’interno dell’istituto controlli e attività a sostegno del bambino e della sua famiglia “ Ora io non so se questo bimbo sia un soggetto a rischio, ma sicuramente i suoi genitori non sono molto vicini ai valori quali: rispetto, educazione, vivere nella legalità intellettuale ecc. ecc. Mi chiedo ma il sostegno alla maestra la scuola non lo dà? Una forma di difesa questa scuola e questa dirigente ai suoi dipendenti non lo dà ? Un dirigente può impunemente lasciare che i suoi insegnati vengano picchiati dentro il plesso scolastico? Ma gli insegnati una volta non erano pubblici ufficiali? È mai possibile che si debbono sempre giustificare i comportamenti violenti e irrispettosi verso qualsiasi forma di autorità? Le parole della dirigente scolastica mi lasciano inorridito, invece di comunicare tutto il sostegno alla collega e fare una denunzia da parte della scuola in modo che tutto il corpo insegnate si senta protetto dalle istituzioni; bisogna creare” attività a sostegno della famiglia del bambino” sarà che io vengo da una generazione dove gli studenti non solo avevano rispetto degli insegnanti ma un terrore dei bidelli, queste cose non li sopporto. Purtroppo viviamo in una società dove tutto ci deve essere dato e dove non c’è più rispetto delle regole basilare del quieto vivere, tanto nessuno ci sanziona.
Quindi si và addosso non solo alla maestra Melita, ma ai medici del Pronto Soccorso, ai medici degli ambulatori, agli autisti dell’AMT, senza che le istituzioni, lo STATO prenda provvedimenti, mi sa che il tempo del buonismo deve cessare.
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