di Carmelo Santangelo
GENOVA, nei giorni scorsi si è svolto presso il palazzo Spinola Zecchino il Congresso Nazionale della GMI (Giovani Monarchici Italiani) organizzato dalla presidenza di Italia Reale. Tema del Congresso era: “Dalla Repubblica delle oligarchie alla Monarchia di popolo”.
Erano presenti il Segretario Nazionale dei Giovani Avv. Alberto Barbarisi ed il Vice Giuseppe Pensavalle de Cristofaro, il Presidente Nazionale di Italia Reale Avv. Massimo Mallucci de’ Mulucci, il Segretario Nazionale Dr. Angelo Novellino ed il Direttore del periodico “Italia Reale” Alberto Conterio.
Il Presidente ha aperto il Congresso con la lettura del messaggio di S.A.R. il Principe Emanuele Filiberto di Savoia che si riporta in calce.
E’ stato gradito il saluto dell’Avv. Roberto Vittucci Righini di Sant’Albino, con la proposta di future collaborazioni, pervenuti dalla Uniòn Monarquica de Espana. Sono stati letti i messaggi del Movimento Monarchico Italiano (Cav. Roberto Strani), del Club Reale Italiano di Andrea Spettoli, del Cricolo Monarchico “Dante Alighieri – Patto per la Patria” di Giovanni Flamma, del Segretario di Italia Reale per Torino Nob. Ing. Roberto Centofanti, del Presidente della Direzione Nazionale di “Gioventù Nazionale” Andrea Cacciavillani. Il Congresso è stato ripreso da Facebox tv team e le interviste sono state curate dal giornalista Ambrogio King. Le regioni erano rappresentate, con proprie delegazioni dalla Sicilia, Campania, Lazio, Toscana, Liguria, Piemonte, Lombardia ed Emilia Romagna.
Nella mattinata, la Contessa Prof.ssa Raffaella Monti Bragadin ha accompagnato il gruppo dei giovani a visitare il Palazzo Reale di Genova, con una ben dettagliata descrizione anche storica riguardante la presenza dei Savoia nella città ligure. Si è, poi, sviluppata una discussione che ha esaminato la crisi politico-economica che l’Italia sta attraversando e che rappresenta la fine di un sistema che non ha più nulla da dire al popolo italiano. E’ stata evidenziata la sfiducia nei confronti della politica da parte di molti che, in certi casi, rappresentano la maggioranza degli elettori. Secondo i Giovani monarchici occorre ricreare un legame tra la buona politica e il popolo, detentore di una delle varie sovranità diffuse, proprie del sistema monarchico.
I padroni della politica ci hanno dato esempi di oscure manovre, mantenimento di privilegi, scandali e corruzione. Il risultato è stato un costo enorme di tutto l’apparato che supera i 23 miliardi di € l’anno. Aumentano povertà e disoccupazione, un fiscalismo esoso e una crisi senza precedenti. Un particolare intervento è stato dedicato al mondo del lavoro ed ai troppi incidenti che si verificano. L’Italia, è stato detto, è il Paese d’Europa con il maggior numero di incidenti sul lavoro, pur essendo il Paese che ha i costi del lavoro più alti: è stato proposto il cartellino di cantiere, identificativo del singolo lavoratore più ampi poteri di controllo da parte dei sindaci. E’ stato dimostrato come la Monarchia costi effettivamente di meno e, tra i vari esempi, il paragone tra Italia ed Inghilterra. La nostra Presidenza della Repubblica costa 231 milioni di € all’anno, ha 1787 dipendenti, oltre 103 addetti alla Persona del Presidente. L’apparato della Corona inglese, Regina compresa, costa 45 milioni di €, con 423 dipendenti e soltanto 49 addetti alla persona di S.M. Britannica.
Il dibattito è continuato in modo vivace (Paolo Ricciardi, Giuseppe Pensavalle, Paolo Pera, Alessia Fersini, Alessio Santangelo, Nicola Lunetti, Roberto Castagnino, Luca Fiaschi ed altri) ed i Giovani monarchici hanno parlato dei problemi dell’ambiente, della scuola, dell’Università, dell’emigrazione dei laureati disoccupati, accusando questa classe politica di togliere speranza e futuro alle nuove generazioni. Si è riaffermata la necessità di un Re, al di sopra delle parti, che possa garantire la sovranità del popolo, le garanzie del Parlamento ed il diritto. Particolare ed apprezzato intervento è stato quello di Giuseppe Costanzo, che ha voluto riaffermare la presenza naturale di una continuità nel potere del Re, anche se privato del trono. Ecco, dunque, che è stato sviluppato il concetto di “Sovranità affievolita”.
I giovani della GMI hanno anche ribadito la loro fedeltà alla Casa di Savoia e, in particolare, al Principe Vittorio Emanuele ed all’Erede al trono Emanuele Filiberto.
In conclusione del dibattito è stata approvata all’unanimità l’iniziativa volta ad ottenere la elezione di una Assemblea Costituente, ampiamente rappresentativa ed eletta col sistema proporzionale, atta a riformare lo Stato e la società.
In particolare il Congresso ha proposto: l’abolizione delle Regioni (non a statuto speciale) l’accorpamento delle provincie, fino ad un massimo di tre, con ruoli effettivi al servizio del territorio, l’abolizione delle Città metropolitane, l’abolizione dei Prefetti e l’accorpamento di funzioni poteri ai questori, il dimezzamento di tutte le indennità parlamentari, comprese le pensioni, e l’azzeramento di tutti i privilegi. Il divieto assoluto di nominare assessori, sottosegretari e ministri non eletti dal popolo per non aumentare la casta e i costi della politica.
Sono stati eletti: Segretario Nazionale Paolo Ricciardi (eletto recentemente nel Consiglio di Dipartimento all’Università di Genova, in rappresentanza degli studenti), Vice segretario Nazionale è stato eletto Paolo Pera, studente universitario a Torino e altro Vice segretario Nazionale Francesco Ruggiero, di Benevento, Neolaureato in Scienze motorie.
MESSAGGIO DEL PRINCIPE EMANUELE FILIBERTO DI SAVOIA
“Cari amici della Gioventù Monarchica Italiana di Italia Reale, Vi ringrazio per avermi informato del Vostro Congresso, che si terrà nella cara Genova il 5 e 6 ottobre prossimi. Non potrò essere presente ma sono con voi con tutto il mio cuore. La GMI rappresenta l’organizzazione giovanile monarchica, presente in Italia da più tempo. Dal 1948 ha svolto sempre un’attività al servizio della Patri e della Libertà. Concordo con il fatto che sia necessario, in questo momento, tenere viva una questione monarchica nel dibattito sociale, politico e culturale del Paese. La nostra Italia è scossa da una crisi permanente, determinata da un sistema oligarchico, che ha separato la politica dal popolo. Le decisioni vengono assunte da gruppi ristretti, capaci solo di scambiarsi privilegi e affari. Intanto si sviluppano miseria, povertà, disoccupazione, crisi economica e gli italiani sono oppressi da un fisco esoso ed incontrollato. Mi sembra interessante la vostra proposta di eleggere un’Assemblea Costituente, ampiamente rappresentativa, per riformare lo Stato. Genova, colpita dal disastro del crollo del Ponte Morandi, potrebbe essere un esempio di ciò che, purtroppo, è l’Italia oggi. Ecco perché sono personalmente intervenuto per portare aiuto e soccorso alle famiglie colpite, cercando di costruire qualcosa e lasciare da parte discorsi e polemiche inutili. Il nostro Poliambulatorio è una realtà che dovrà essere migliorata e potenziata con l’aiuto di tutti.
Cari giovani amici, Vi saluto di cuore, Vi auguro ogni bene e spero di poterci presto incontrare. Viva l’Italia! Avanti Savoia!”.
Emanuele Filiberto di Savoia
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