Quella del Teatro Bellini è una vertenza di rilievo nazionale. Lo abbiamo ribadito al ministro Provenzano chiedendo che Stato e Regione, al di là del solito balletto di responsabilità, dialoghino per trovare soluzioni concrete alla crisi di un’istituzione culturale in agonia per colpe non proprie, né dei lavoratori. Il cuore di Catania non può cessare di battere”. Lo ha dichiarato la segretaria generale della Uil di Catania, Enza Meli, che ha partecipato oggi al confronto tra il ministro per il Sud, Giuseppe Provenzano, e i lavoratori del Teatro lirico. Per la Uilcom era presente Mauro Cossu, componente della segreteria territoriale dell’organizzazione di categoria.
“Al ministro Provenzano – aggiunge Enza Meli – chiediamo che assieme alla deputazione catanese si intesti un’iniziativa urgente per modificare, come Uil e Uilcom sollecitano da tempo, i criteri di ripartizione del Fondo unico per lo Spettacolo. Così com’è, rischia di penalizzare chi già è penalizzato dai tagli indiscriminati e incomprensibili che altri enti, come la Regione Sicilia, stanno attuando”. Nei giorni scorsi sulla vertenza Bellini erano intervenuti anche i vertici nazionali della Uilcom “richiamando il Ministero dei Beni culturali e le istituzioni nazionali, quali garanti dell’art. 9 della Costituzione che promuove lo sviluppo della cultura e tutela il patrimonio storico e artistico della Nazione, alle proprie responsabilità per evitare la chiusura di un luogo di cultura, di storia e di lavoro qual è il Teatro Bellini”.
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