Al Teatro Sangiorgi ieri mattina i rappresentanti delle istituzioni – su iniziativa di Comune, Regione, Teatro Massimo Bellini e FAI Catania – hanno riflettuto sul significato del 25 Novembre e sul contesto culturale all’interno del quale il fenomeno deve essere letto. Numeroso il pubblico, nonostante la pioggia.
Dopo un lungo prologo affidato alle parole di assessori (regionale e comunale), consiglieri e rappresentanti dell’associazionismo, il sovrintendente del TMB Giovanni Cultrera, introdotto da Sarah Donzuso, ha riflettuto sul ruolo pedagogico dalla musica e del teatro d’opera: attraverso essi le emozioni si disciplinano e ci si educa ad una sensibilità etica ed estetica.
Sono state poi le artiste del TMB a dare letteralmente voce allo spettacolo “Dramma Donna”. Soprani, mezzosoprani e contralti hanno eseguito pagine tratte da Elisir d’amore, Carmen, Macbeth, Andrea Chienier, Francesca da Rimini. Direttore del Coro il maestro Giuseppe Petrozziello.
Dopo aver rievocato personaggi femminili di celebri opere liriche vittime di violenza (ma non dimentichiamo che nei libretti d’opera anche le donne uccidono!) l’oboista Stefania Giusti e l’arpista Giuseppina Vergine hanno eseguito un intermezzo musicale.
Sul palco anche le attrici Loredana Marino, Lucia Sardo, Manuela Ventura che hanno rievocato attraverso la lettura di articoli a stampa celebri casi di cronaca.
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