E’ un fine anno con il fiato sospeso quello che stanno trascorrendo i lavoratori dell’ipermercato Spaccio alimentare di Centro Sicilia, chiuso da oltre 6 mesi. La cassa integrazione, che da quasi un anno il Ministero ha accordato alla società Distribuzione Cambria, sta per terminare e non si sa se verrà accettata la proroga richiesta. Intanto, il punto vendita situato nel cuore del centro commerciale di contrada “Tenutella” a Misterbianco continua a rimanere con le saracinesche abbassate e non si ha più traccia di nuovi acquirenti, considerato che la trattativa che sembrava essere stata avviata da un noto gruppo siciliano leader nel settore, pare invece sia poi sfumata. Il 2020, quindi, si preannuncia già parecchio caldo per gli oltre 80 dipendenti che adesso vogliono vederci chiaro rispetto a ciò che sta accadendo, anche perché il tempo stringe ed il rischio di ritrovarsi fuori dai giochi per un possibile transito ad un nuovo proprietario del punto vendita, è sempre più reale. Per questo hanno già annunciato lo stato di agitazione che, oggi, in mancanza di risposte si è tradotto nell’organizzazione di un sit-in a Catania, che si terrà il 3 gennaio sotto gli uffici della Prefettura. “Vogliamo rompere quella coltre di silenzio che si è addensata nella ultime settimane su questa particolare vicenda, perché in ballo di sono i posti di lavoro di più di 80 persone, vittime di una situazione paradossale che non può essere risolta soltanto con un semplice tentativo per il prolungamento degli ammortizzatori sociali – dichiarano il segretario della federazione Ugl terziario Carmelo Catalano ed il suo vice Vito Tringale. Non abbassiamo la guardia, ed anche per questo vogliamo dare vita ad una nuova azione di protesta per tenere alta l’attenzione sulla vertenza, affinchè coloro che hanno la responsabilità di decretare il futuro di questi lavoratori inizi finalmente a giocare a carte scoperte.”
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