Il Presidente della Federazione Armatori Siciliani (organizzazione sindacale delle PMI del settore Pesca costituita con atto pubblico in data 15-07-1991), di riferimento alle segnalazione ricevute da numerosi armatori ha scritto al Presidente della Regione Siciliana, al Comandante della Capitaneria di Porto di Catania, ai Sindaci di Catania, Aci Castello, Acireale e Riposto, al Prefetto di Catania e per conoscenza al Signor Questore di Catania segnalando quanto segue:
- I fondali del Porto di Catania, Ognina, Acitrezza, Stazzo, Pozzillo, Santa Maria La Scala e Riposto sono pieni di barche di piccole e medie dimensioni “affondate” in circostanze anomale, di reti da pesca “bruciate”, di elettrodomestici, di carcasse di auto e moto, di bidoni di oli usati (ad Acitrezza c’era l’isola ecologica all’interno del Porto andata distrutta dalle mareggiate, mai più ripristinata, ed infatti gli oli usati venivano depositati dagli utenti nel punto stabilito, ma visto che la raccolta non viene effettuata dagli Enti preposti, tutte le volte che si verifica una mareggiata, bidoni e olio usato finisce nelle acque “protette” dell’area marina protetta Isole Ciclopi di Acitrezza ha base proprio nel porto trezzoto – così come evidenziato anche da un grande cartellone pubblicitario presente all’ingresso del Porto);
- All’interno dei Porti si registrano presenze di grosse discariche fognarie abusive che versano liquami a tutte le ore del giorno e della notte;
- Molte strutture presenti all’interno di aree demaniali, porti, porticcioli ecc., risulterebbero essere sprovvisti di allacciamenti in pubblica fognatura (ivi comprese strutture importanti sedi di Enti e/o Istituzioni);
- Mancano le Isole ecologiche, i cassonetti per la raccolta dei rifiuti, i cestini per le carte, i bagni pubblici, ecc.;
- Mancano le aree stabilite per il deposito di reti e/o attrezzatura da pesca professionale,;
- Le aree assegnate al comparto pesca sono sprovviste di punti luce e acqua.
L’ associazione degli armatori chiede- nella missiva – di essere autorizzata a poter effettuare delle giornate di “pulizia straordinaria” di rifiuti ingombranti presenti nei fondali e quindi, poter essere supportata da mezzi di trasporto di rifiuti, assistenza e collaborazione da parte delle istituzioni, chiede inoltre che vengano adottate tutte le iniziative utile a facilitare gli utenti a poter mantenere puliti i porti, quindi fornire gli stessi di cassonetti, cestini, isole ecologiche ecc.
Ha chiesto altresì che vengano effettuati interventi urgenti di bonifica,il sequestro cautelare degli scarichi fognari abusivi che versano liquami all’interno dei porti, ma anche all’interno dell’area marina protetta Isole Ciclopi di Acitrezza la quale subisce danni ambientali aggravati e continuati da oltre n. 12 punti di scarico in piena Zona A, B e C – riserva naturale tra l’altro istituita in un territorio ad oggi sprovvisto di allacciamento in pubblica fognatura, in prossimità di un centro abitato e con il Porto Peschereccio e della nautica da Diporto parte integrante dell’AREA).
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