Il Presidente della Federazione Armatori Siciliani (associazione di categoria / organizzazione sindacale delle PMI del Settore Pesca costituita con atto pubblico in data 15-07-1991), ha ricevuto una richiesta di intervento a tutela dei “DIRITTI DEL COMPARTO PESCA” in data 15-02-2020 tramite E-mail e PEC dal Signor Molino Giacomo Legale Rappresentante e Presidente della Cooperativa Motopescherecci del Porto di Catania il quale in data 14-02-2020 ha subito il sequestro penale di n. 5 Container parcheggiati all’interno del Porto di Catania utilizzati dai pescatori per il deposito delle reti e delle attrezzature di lavoro, in attesa di definitiva collocazione di tutto il comparto all’interno dell’area demaniale, sequestro avvenuto a seguito presunta violazione dell’art. 1161 del Codice della Navigazione, e quindi, Molino nella missiva inviata alla F.A.S. segnala quanto segue:
- Da circa n. 20 anni gli armatori del settore Pesca di Catania a seguito di presunto suggerimento da parte dell’ Autorità Portuale e la Capitaneria di Porto, utilizzano dei Container per i deposito di reti e attrezzature da lavoro;
- Sin da quando è stata istituita l’Autorità Portuale di Catania gli Armatori del settore Pesca sono in attesa di avere assegnata un’area per il ricovero delle reti e delle attrezzature e, sin dai primi passi dell’Ente, Molino segnala un’incremento anomalo di Container all’interno del Porto posizionati ovunque anche per utilizzi di deposito e/o ufficio;
- l’incremento dei Container alla fine degli anni 90 probabilmente sarà stato utile alla “Politica” al fine di poter giustificare il titolo di “Autorità portuale”, secondo molti pescatori, Ente che di fatto rappresenta un doppione della Capitaneria di Porto;
- Nell’ ultimo periodo dell’anno 2019 gli Armatori del settore Pesca hanno effettuato diversi incontri con Il Commissario dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia Orientale, staff e Funzionari dello stesso Ente, incontri congiunti con Capitaneria di Porto, Comune di Catania, Autorità Portuale e Rappresentanti del GAC – Flag per discutere del “Futuro dei Pescatori Professionali” all’interno del Porto di Catania;
- Gli incontri svolti all’interno della struttura dell’Autorità Portuale erano serviti per individuare “tutti insieme” un’area da assegnare al comparto pesca (ormeggi, deposito reti, ombraie, isole ecologiche ecc), e, non erano mai emerse delle richieste di sgombero dei container utilizzati dai pescatori;
- In data 12-02-2020 la Cooperativa Motopescherecci del Porto di Catania riceveva una Diffida allo sgombero da parte dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia Orientale;
- In data 14-02-2020 la Motopescherecci del Porto di Catania riceveva una visita da parte della P.G. Polizia di Frontiera la quale procedeva al sequestro di n. 5 Container utilizzati dai Pescatori per il deposito di attrezzature e reti;
Nella missiva inviata dalla Cooperativa Motopescherecci del Porto di Catania alla scrivente Associazione, il Signor Molino Giacomo lamentava il fatto di ritenersi “Vittima di un abuso”, visto, che, non hanno mai ottenuto un’area assegnata.
Il Legale rappresentante del “sindacato delle Imprese di Pesca” e, nella qualità di rappresentante del settore Pesca, avendo ricevuto una richiesta scritta di intervento, ha ritenuto doveroso ed essenziale porre all’attenzione dell’ Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia Orientale, del Presidente della Regione Siciliana, della Prefettura di Catania, della Questura di Catania, del Comandante della Capitaneria di Porto di Catania, del Sindaco del Comune di Catania, dell’Assessore Regionale alle Infrastrutture e Trasporti, dell’Assessore Regionale Agricoltura e Pesca, quanto segue:
premesso che:
- La Federazione Armatori Siciliani ha sempre segnalato in forma verbale e scritta all’Autorità Portuale, alla Capitaneria di Porto, al Sindaco del Comune di Catania (si riserva di produrre copie protocollate) dell’esigenza di assegnare un’area al comparto pesca per il deposito delle attrezzature e dove poter riparare le reti e, possibilmente dove poter attivare una vendita diretta dei prodotti ittici freschi locali appena pescati al fine di attivare un canale diretto pescatore-consumatore;
- La Federazione Armatori Siciliani ha sempre segnalato in forma verbale e scritta all’Autorità Portuale, alla Capitaneria di Porto, al Sindaco del Comune di Catania della mancanza di cestini e cassonetti all’interno del Porto di Catania, fatto anomale e grave (l’unico cestino presente in tutto il Porto si trova davanti la filiale dell’Autorità Portuale, e, gli unici cassonetti presenti in tutto il Porto di Catania, si trovano davanti la sede della Capitaneria di Porto);
- La Federazione Armatori Siciliani ha sempre segnalato in forma verbale e scritta all’Autorità Portuale, alla Capitaneria di Porto, al Sindaco del Comune di Catania, al Sindaco del Comune di Aci Castello, al Sindaco del Comune di Acireale che i Porti di Catania, Acitrezza, Santa Maria La Scala, Santa Tecla, stazzo, Pozzillo sono sprovvisti di ISOLE ECOLOGICHE idonei alla raccolta di rifiuti speciali ecc.;
- La Federazione Armatori Siciliani ha sempre segnalato in forma verbale e scritta all’Autorità Portuale, alla Capitaneria di Porto, al Sindaco del Comune di Catania che all’interno del Porto di Catania esisterebbero delle vere e proprie discariche abusive sia a terra che in mare;
- La Federazione Armatori Siciliani ha sempre segnalato in forma verbale e scritta all’Autorità Portuale, alla Capitaneria di Porto, al Sindaco del Comune di Catania la presenza di TOPI in tutta l’area portuale, ed ha richiesto pure interventi di bonifica e derattizzazione;
- La Federazione Armatori Siciliani ha sempre segnalato in forma verbale e scritta all’Autorità Portuale, alla Capitaneria di Porto, al Sindaco del Comune di Catania ha segnalato la presenza anomale di numerosi automezzi di lavoro e non lasciati in sosta quasi a trasformare il Porto in un mega “parcheggio abusivo” anomalo;
- La Federazione Armatori Siciliani ha sempre segnalato in forma verbale e scritta all’Autorità Portuale, alla Capitaneria di Porto, al Sindaco del Comune di Catania della carenza di sicurezza marittima e portuale all’interno del Porto di Catania, carenza di sicurezza stradale, carenza di segnaletica stradale verticale e orizzontale ecc.;
- La Federazione Armatori Siciliani ha sempre segnalato in forma verbale e scritta all’Autorità Portuale, alla Capitaneria di Porto, al Sindaco del Comune di Catania del fatto che i pescatori e gli armatori negli hanno hanno subito numerosi furti e atti vandalici, affondamento anomalo di natanti, incendi di attrezzature e reti da pesca ecc, ed infatti aveva chiesto per iscritto anche impianti di videosorveglianza idonei, utili, funzionanti ed efficaci.
- Le acque del Porto di Catania sono invase da discariche fognarie abusive che versano liquami di ogni genere, acque nere, altri liquidi non classificati;
- L’area dove si trovano i container oggetto di intervento di Polizia Giudiziaria sembrerebbe sia stata individuata in modo consuetudinario ove poter allocare vari container, barche utilizzate dagli immigrati, barche abbandonate, barche oggetto di sequestro penale e/o barche in disuso da anni, che francamente restituiscono il quadro desolante e degradante dello stato dei luoghi, più volte oggetto di segnalazioni e richieste di intervento;
- La Cooperativa Motopescherecci del porto di Catania ha da sempre protocollato istanze per il rilascio della concessione di suolo pubblico per il posteggio dei Container così come molti altri armatori.
Agli incontri svolti tra il Comparto Pesca e l’Autorità Portuale, la Capitaneria di Porto, il Comune di Catania, il FLAG-GAC ha partecipato anche la Federazione Armatori Siciliani e l’A.P.M.P. ed altre sigle sindacali.
In occasione degli incontri congiunti svolti nei locali dell’Autorità Portuale si è avuto modo di venire a conoscenza del fatto che il FLAG-GAC Riviera delle Lave avrebbe ottenuto un finanziamento di n. 2 milioni di euro circa dalla Regione Siciliana per realizzare le famose Isole Ecologiche da sempre richieste dalla Federazione Armatori e, per realizzare delle ombraie (abbiamo richiesto copia del progetto finanziato ma non ci è mai stata rilasciata copia nonostante sia stata presentata richiesta scritta di accesso agli atti ai sensi della legge 241/90).
Riguardo all’operazione di Polizia Giudiziaria che ha visto il sequestro di n. 5 Container di proprietà dei pescatori per presunta violazione dell’art. 1161 del Codice della Navigazione, la “Federazione” pur ritenendo legittimo l’intervento che mira probabilmente ad individuare una serie di anomalie all’interno dell’area portuale “in gestione” all’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia, visto e considerato che il Porto sembrerebbe invaso da Container parcheggiati “ovunque” e per qualunque tipo di attività, nel caso specifico che riguarda la Cooperativa Motopescherecci del Porto di Catania,e il sequestro dei n. 5 Container per presunta occupazione abusiva del suolo demaniale, sembrerebbe dovuto ad una mancanza di adeguata comunicazione tra la “Federazione”, la Cooperativa Motopescherecci del Porto di Catania e l’Ente Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia Orientale.
Molino esprime delusione nei confronti dell’Autorità Portuale e rimpiange i tempi quando tutto era gestito dalla Capitaneria di Porto di Catania, quando regnava un pò più pulizia, ordine e rispetto delle regole per tutti.
Tutto quanto premesso la Federazione Armatori Siciliani è sempre stata sempre prontamente disponibile a qualsivoglia confronto nel pieno rispetto dell’ordine, della legalità, dell’interesse pubblico all’interno del PORTO, con proposte, suggerimenti, protocolli, segnalazioni, esposti, e denunce importanti. .
Il Presidente della F.A.S. ha infine dichiarato che si riserva di presentare richiesta di accesso agli atti ai sensi della Legge 241/90 riguardanti tutte le concessioni rilasciate e/o in itinere, tutti i finanziamenti ottenuti dall’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia Orientale, del Comune di Catania, del GAC- FLAG ecc riguardanti la realizzazione di opere pubbliche e strutture all’interno del Porto di Catania e/o destinati al miglioramento delle condizioni lavorative e di sicurezza del Comparto Pesca, al fine di avere un quadro esaustivo nella sua interezza per meglio contemperare le reciproche prerogative.
La Cooperativa Motopescherecci del Porto di Catania ha affidato incarico all’ Avv.to Rosa Guerrera per chiedere il dissequestro dei container e per valutare eventuali azioni legali da intraprendere, valutando anche l’ipotesi di deposito di un dettagliato esposto.
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