Richiesta di aiuto e attenzione per il Boschettto della Plaia arriva dal Maestro Carmelo Santangelo che chiede allo Sportello Difesa dei Cittadini di CONSITALIA (associazione dei consumatori) di intervenire presso le Istituzione e scrive quanto segue : Non è una passeggiata un percorso di così vaste proporzioni visitare in questi giorni,ciò che è mio, ciò che è degli altri, ciò che è di tutti. Parliamo del boschetto della Plaia e d’intorni. Salviamo ciò che continua a vivere e eradicare ciò che è morto e rendere madre natura all’utilizzo dei cittadini.
Dopo il devastante incendio dell’estate scorsa che ha mandato in cenere due stabilimenti balneari e 17 ettari di bosco demaniale, proprio quello che era stato messo in vendita per pochi spiccioli, che poi, grazie alla ferrea opposizione del Sindaco Salvo Pogliese l’Azienda Demaniale ha fatto un passo indietro a garanzia di un polmone verde al possibile utilizzo dei catanesi.
La potenziale polveriera si ripresenta sotto i nostri occhi, la macchia mediterranea (le frasche o erbacce a giugno, appena essiccate rifaranno la sua parte malgrado le leggi che obbligano la decispuglizzazione ai proprietari di terreni e boschi privati o demaniali.
Anche il degrado farà la sua parte, è orribile, direi impensabile accedere a quei luoghi alle spalle del Bowling della Playa dove esiste uno grande spazio abbandonato dal campo rom, montagne di cumuli di masserizie e di sterrato ancora attendono di essere
rimossi, compresa una buona potatura degli alberi di cipressi che pian piano sembra rinfoltire la loro chioma.
Tra i cespugli nello spazio antistante il Camping Cucaracha, il tratto di bosco demaniale, forse deforestato da ignoti personaggi? tra le due strade viale Kennedy e via San Giuseppe la Rena, a ridosso il finale della pista dell’aeroporto, qualcuno ha creato un deposito di carcasse d’auto, una situazione allarmante da intervenire subito chi ne ha la competenza e la sorveglianza, o sarà un nuovo inferno la prossima estate per migliaia di bagnati.
Sulla parte Sud della città si incrociano competenze e burocrazie e, alla luce di quello che è accaduto, nessuna responsabilità sembra essere affiorata, né dall’ente locale, né da Enti preposti al controllo e alla manutenzione degli spazi a verde, né dei terreni
privati lasciati in stato di abbandono, i quali non vengono multati né diffidati per la mancata manutenzione previste dalle normative vigenti.
La zona industriale di Catania compreso l’Oasi del Simeto, la fascia dei 23 chilometri di bosco, che va dal piazzale del faro fino ad Agnone Bagni è un potenziale pericolo, sia d’estate, che d’inverno. D’estate le minacce sono gli incendi nell’area boschiva a
causa dell’incuria alla prevenzione e manutenzione, d’inverno perché ci sono i letti dei torrenti invasi dagli arbusti e fitte vegetazioni che ostacolano il normale deflusso delle acque torrenziali, possibili straripamenti.
Durante l’espianto degli alberi boschivi nella zona su indicata, che va dall’inizio del Hotel Miramare, antistante il villaggio Cucaracha, è saltato un tubo di scarico proveniente dall’Aeroporto della sezione di circa 25 cm, non sappiamo se acque bianche o nere, che attraversava viale Kennedy e colonia Don Bosco, interrato sin oltre la battigia, ancora visibile.
Il Presidente Regionale dell’ Assoconsumatori ricevuta la segnalazione, ha affidato incarico allo Studio Legale dell’ Avv. Rosa Guerrera al fine di valutare eventuali anomalie da segnalare all’ Autorità Giudiziarie e, quindi nell’interesse della tutela ambientale, valutare la mancanza di azioni di prevenzione reati ambientali e successivi presunti danni aggravati e continuati.
Si invitano gli utenti a segnalare eventuali reati ambientali all’email assoconsitaliasicilia@gmail.com
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