S’intitola “Etna 1669. Storie di lava” la nuova opera dello scultore Lorenzo Perrone, che verrà presentata mercoledì 26 febbraio, alle ore 18:30 presso la sede della Società Storica Catanese. La scultura è dedicata a Catania e alla storica eruzione del 1669, e si aggiunge alla nota produzione artistica dello scultore della serie “LibriBianchi”. L’incontro tra lo scultore e il capoluogo etneo è nato grazie ad un’iniziativa della Società Storica Catanese, associazione culturale, biblioteca e casa-museo di Catania, che dal 1955 si fa promotrice di notevoli iniziative culturali.
Milanese, classe 1944, Lorenzo Perrone inizia nel 2002 a lavorare ai suoi “LibriBianchi”. I LibriBianchi sono libri veri che Perrone, dapprima, riduce ad una sorta di materia prima, lavorandoli con acqua, colla e gesso; in un secondo momento, vi innesta altri materiali apparentemente estranei (vetro, filo spinato, chiodi); infine, li vernicia (inevitabilmente) di bianco. “Alla fine, liberate dal peso delle parole, le pagine diventano ancora più eloquenti e il LibroBianco, nel suo immobile candore, grida in silenzio per essere letto altrimenti.” Nato a Milano, rimasto orfano di padre a tredici anni, racconta Lorenzo Perrone che la mattina andava a lavorare e la sera a scuola. Si forma in ambito artistico presso la Scuola del Libro della Società Umanitaria e la Scuola di Pittura del Castello Sforzesco, per poi trasferirsi a New York dove per oltre dieci anni lavora nel campo della grafica, della comunicazione e del cinema.
A casa sua da ragazzo, non c’erano libri; così, si può dire che la sua vita sia cambiata attraverso essi ed attraverso il bianco. “Se fossi un libro, vorrei essere un libro bianco”….Ricordando gli anni degli studi, dice <<In quella scuola s’imparava tutto ciò avesse a ché fare con il libro, entusiasmo compreso, grazie ad insegnanti straordinari. Perché Il bianco? il bianco è il colore della verità, ti riporta all’essenza dell’oggetto… non puoi barare con la sincerità. Quando usi il bianco non puoi bleffare, è il meno narcisista dei colori. Siamo circondati da troppi rumori, troppi colori: personalmente, è nel silenzio del bianco che ritrovo me stesso, che riesco a confrontarmi con argomenti altrimenti indicibili come il dramma dell’olocausto, dei bambini siriani, di Anna Politkovskaja o Giulio Regeni>>.
Dal 2015, affiancato dall’inseparabile Simona, moglie e collaboratrice, Lorenzo amplia la sua produzione includendo opere in bronzo patinato bianco e grandi installazioni. <<Il bronzo mi ha permesso di allargare la mia ricerca. E’ ancora più impegnativo perché ti offre una maggiore ampia scala di ridefinizioni plastiche dell’oggetto libro. Se prima avevo bisogno dell’acqua per rendere malleabile la carta, ora c’è bisogno del fuoco affinché il bronzo diventi accondiscendente ai miei voleri.>>
L’artista vive e lavora a Milano e collabora con biblioteche, librerie e partecipa a manifestazioni in cui la scrittura, la cultura e i libri sono sostenuti. I suoi lavori sono esposti in diverse gallerie d’arte in Italia e all’estero.
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