“Alla grande mobilitazione unitaria di sabato al Katanè, promossa dalle organizzazioni sindacali per difendere presente e futuro di quattrocento lavoratori di Coop Alleanza 3.0 in provincia di Catania, l’azienda della Grande Distribuzione risponde con false notizie e nessuna proposta. Così, Coop non fermerà sindacati e lavoratori. Tradisce, invece, le proprie radici e la propria identità!”. Questo il commento dei segretari generali di Cgil, Cisl, Uil, Filcams, Fisascat e Uiltucs Catania Giacomo Rota, Maurizio Attanasio, Enza Meli, Davide Foti, Rita Ponzo e Giovanni Casa in replica alla nota firmata dal responsabile delle Relazioni sindacali e Welfare di Coop Alleanza 3.0, che gestisce gli ipermercati nei centri commerciali “Katanè” a Gravina di Catania, “Le Zagare” a San Giovanni La Punta e “Le Ginestre” a Tremestieri Etneo, oltre a un supermercato a Bronte.
Il comunicato aziendale, affisso nelle bacheche dei punti-vendita, riporta tra l’altro questa frase: “Abbiamo assistito, nei confronti dei colleghi che hanno liberamente scelto di prestare la propria attività lavorativa, ad aggressioni verbali che ci hanno turbato e preoccupato”. Il dirigente conclude ricordando come “la Cooperativa da sempre ha fatto del rispetto dei lavoratori e dei loro rappresentanti un punto distintivo del proprio modo di fare impresa”. I segretari generali di Cgil, Cisl, Uil, Filcams, Fisascat e Uiltucs affermano: “In un disperato tentativo di spostare l’attenzione dalle motivazioni dello sciopero, ovvero dagli impegni sottoscritti e mai rispettati da Alleanza 3.0 a ben tre anni dall’accordo con le organizzazioni sindacali per il rilancio e il potenziamento dei punti-vendita a marchio Coop nel territorio catanese e in Sicilia, l’azienda nega l’evidenza documentata da agenti della Digos, carabinieri, troupe televisive e cronisti. Nel ringraziare forze dell’ordine e testate giornalistiche per la loro presenza alla manifestazione di sabato, sottolineiamo come nessuno abbia registrato le aggressioni verbali cui invece afferma di avere assistito il dirigente per le Relazioni sindacali e Welfare di Coop Alleanza 3.0”. “L’azienda – concludono Rota, Attanasio, Meli, Foti, Ponzo e Casa – prenda le distanze da queste affermazioni o si assuma, insieme al firmatario della nota, la piena responsabilità di quanto asserito. Noi, comunque, andiamo avanti a fianco delle lavoratrici e dei lavoratori. Dopo il chiaro segnale lanciato sabato, evidentemente giunto così forte alle orecchie del management di Alleanza 3.0 da indurli a una risposta stonata e maldestra, arriveranno altre manifestazioni di protesta se verrà disatteso il nostro appello al rispetto delle promesse e al confronto responsabile. Nel 2017 l’azienda aveva assunto l’obbligo di investire nei punti vendita in attività e aprirne altri sette in Sicilia, prevalentemente a Catania. Nulla è stato fatto. Gli impegni vanno onorati: questo, al di là di frasi fatte e funamboliche dichiarazioni, significa per noi avere rispetto dei lavoratori e dei loro rappresentanti”.
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