Il Presidente Nazionale dell’A.P.M.P. Associazione Pescatori Marittimi Professionali (associazione di categoria autonoma costituita con atto pubblico in data 10-07-1995), di riferimento agli ultimi Dpcm Decreti del Presidente del Consiglio, ha scritto nuovamente al Presidente del Consiglio, al Ministro delle Politiche Agricole, al Presidente della Regione Siciliana e altri.
Premesso che:
- I pescatori marittimi professionali svolgono un servizio considerato essenziale riguardo alla produzione e distribuzione di alimenti primari utili per il fabbisogno della collettività;
- Come nella nota precedente inviata da A.P.M.P. prot. n. 1001 del 10-03-2020, e altre note inviate dalla stessa costituiscono parte integrante della presente, si rinnova piena offerta di collaborazione con il Governo Nazionale e/o Regionale e tutte le Istituzioni al fine di garantire il regolare proseguo della lotta all’emergenza sanitaria, cercando però di non perdere di vista il proseguo della filiera ittica e di tutti i lavoratori e Imprese del comparto agroalimentare;
- Parte dei lavoratori e conseguentemente delle Imprese di Pesca manifestano la volontà nel non proseguire nel regolare servizio considerato essenziale in quanto anche superando le paure e andando a lavorare regolarmente, trovano enormi difficoltà nella vendita e/o forniture dei prodotti ittici, visto che oltre il 50 % del prodotto pescato localmente viene venduto direttamente al consumatore tramite i mercati all’ingrosso, i mercati storici locali, i mercatini rionali, i centri commerciali naturali (all’aperto) e, l’altro 50 % circa viene venduto ad alberghi e ristoranti (filiera del turismo) ;
- Manca un coordinamento delle attività di vendita del pescato anche a causa della chiusura dei mercati storici, mercatini rionali, pescherie ecc.;
- Servirebbe bene e opportuno pensare alla creazione di sito istituzionale in grado di poter organizzare l’e-commerce (vendita e distribuzione diretta dal pescatore al consumatore) e serve l’aiuto delle Istituzioni, ecc..;
- Le Imprese di Pesca sono già penalizzate da numerose direttive europee non compatibili e/o applicabili al sistema Pesca artigianale effettuato in Italia differente da molti sistemi di Pesca Industriale effettuati nel resto d’Europa;
- Molti fondi destinati al comparto pesca spesso sono stati distribuiti per la creazioni di marchi di qualità del pescato (sconosciuti alle imprese di pesca, ai pescatori e, agli utenti consumatori).
L’ A.P.M.P. sentite anche altre associazioni di categoria locali, sentita la Federazione Armatori Siciliani, sentiti i lavoratori, comunica il fatto che. già, a partire dal 13-03-2020 gran parte della flotta peschereccia incrocerà le braccia, pur essendo in armamento, al fine di formalizzare una sorta di protesta per motivi di carenza di sicurezza “vista la presunta emergenza sanitaria”, mancata tutela della filiera ittica, mancata valorizzazione del lavoro dei pescatori considerati utili ed essenziali, i quali però lamentano il reale e grave rischio concreto che si possa interrompersi la catena di produzione, che potrebbe produrre gravi danni alle Imprese, gravi perdite di posti di lavoro, lasciando poi di fatto, il mercato in mano solo alle grandi lobby e industrie del pesce straniere.
La neo missiva è stata trasmessa al fine di chiedere urgenti chiarimenti inerenti la sicurezza della salute dei lavoratori, urgenti interventi e misure utili a garantire il sostegno e lo sviluppo del settore PESCA, che al momento manca di un vero piano strategico, di decreti specifici, stanziamenti, blocchi e/o sospensione dei tributi, ecc.
Il reddito dei pescatori marittimi è legato al lavoro svolto di fatto, quindi al pescato (avendo contratti alla parte).
Mantenendo fiducia nell’ operato del Governo, l’istanza protocollata è da intendere anche come formale richiesta di accesso ai FONDI PER LE VITTIME DA EMERGENZA CORONAVIRUS oltre che da intendere come segnalazione al fine di cautelare il DIRITTO al Futuro dei pescatori marittimi professionali e delle Imprese di Pesca.
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