“Basta speculazioni economiche in questa drammatica crisi, più controlli contro l’aumento indiscriminato dei prezzi e sui “buoni spesa”. I cittadini segnalino anomalie!”
“Facciamo appello perché le forze dell’ordine, con la supervisione della Prefettura e delle amministrazioni comunali, intensifichino i controlli a Catania e provincia per contrastare i rialzi ingiustificati nei prezzi di beni di prima necessità. Soprattutto in un momento tanto drammatico, come quello che stiamo vivendo, furbetti e sciacalli non possono essere tollerati!”. Lo scrivono Cgil, Cisl, Uil e Ugl di Catania in una nota a firma dei segretari generali Giacomo Rota, Maurizio Attanasio, Enza Meli e Giovanni Musumeci, insieme alle sigle Federconsumatori, Adiconsum, Adoc ed UgCons, con i rispettivi presidenti Salvo Nicosia, Franco Anello, Enza Meli e Franco Arena: “È inaccettabile che i cittadini non possano permettersi l’acquisto di prodotti necessari alla sopravvivenza. Ci riferiamo, ad esempio, all’ortofrutta ed ai dispositivi di protezione individuale (mascherine, gel disinfettanti, guanti monouso) che stanno conoscendo pesanti rincari sulla base di meccanismi opachi. È sempre più diffusa, infatti, la percezione che i consumatori debbano spesso subire sulla propria pelle una sorta di sovrapprezzo d’emergenza. Abbiamo preso atto dell’intervento del presidente della Regione, Nello Musumeci, che ha già fatto scattare le verifiche con l’ausilio del Corpo forestale, ma alle autorità locali tutte non possiamo che sollecitare un rafforzamento dei controlli nei mercati all’ingrosso e nei rivenditori autorizzati, invitandole a comprendere dove e perché risiedono gli inghippi nella filiera, dalla produzione alla distribuzione della merce”. “Sappiamo – aggiungono i segretari generali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl ed i vertici delle collegate associazioni di consumatori – che in altre province siciliane sono già scattate segnalazioni, denunce, proteste. Per questo invitiamo i cittadini a non buttare gli scontrini ed a segnalare eventuali anomalie riscontrate. Qui a Catania, come altrove, nessuno può permettersi questo genere di speculazioni, aggravando una crisi già drammatica. Ogni singolo centesimo aumentato impropriamente vanifica gli sforzi che sono stati e sono ancora profusi in questi giorni da più parti: dal Governo nazionale e regionale, che cerca faticosamente di tamponare la perdita di reddito nelle famiglie, ma anche dalle tante associazioni di volontariato, sempre e comunque accanto chi è in difficoltà, così come dai singoli cittadini che danno quello che possono. Il sindacato catanese non ha mai fatto distinzione tra i diritti di chi lavora e quelli assicurati dalla nostra Costituzione democratica a tutti i cittadini, soprattutto ai più deboli. Ciò vale, a maggior ragione, in queste situazioni di emergenza inaspettata. Non vorremo, infatti, ad esempio che anche l’attività straordinaria legata alla consegna dei “buoni spesa” diventi occasione di speculazione da più parti, ovvero da chi pensa magari di innalzare i prezzi approfittando del bisogno di molti, a chi invece immagina di poter consolidare consenso sul “disbrigo pratiche” delle richieste dei buoni. Per questo – concludono – chiediamo a tutti i sindaci la massima trasparenza ed alle Istituzioni l’innalzamento dell’attenzione su questo genere di fenomeni, attraverso indagini ancora più approfondite affinché non esplodano, anche nella nostra città, vicende di malessere che sarebbe poi difficile recuperare. Auspichiamo. infine, che la grande e piccola distribuzione faccia particolari sconti a coloro che vanno ad acquistare con il buono spesa”.
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