GESTITA DA UN PREGIUDICATO SOTTOPOSTO AGLI ARRESTI DOMICILIARI, SI TROVAVA IN UNO STABILE DOVE TUTTI GLI ABITANTI ERANO ILLECITAMENTE ALLACCIATI ALLA RETE ELETTRICA
Nella giornata di ieri, la Polizia di Stato ha arrestato in flagranza di reato il pregiudicato Timoniere Franco, classe 1970 per i reati di evasione, furto aggravato di energia elettrica, truffa aggravata per il conseguimento di erogazione pubblica, ricettazione di fauna selvatica e detenzione illegale di specie protetta
Personale dei Commissariati Librino e San Cristoforo, coadiuvato dal Nucleo Carabinieri Cites, ha effettuato un controllo nel quartiere di San Cristoforo, nello specifico all’interno di un atrio condominiale di via Belfiore.
All’interno dell’edificio, è stato sorpreso il Timoniere, il quale vi gestiva un’attività commerciale abusiva per la vendita oggetti vari e di animali vivi e imbalsamati.
Per essendo, il Timoniere, sottoposto alla misura degli arresti domiciliari (recentemente era stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti), all’atto del controllo è stato sorpreso a lavorare in nero, fuori dalla propria abitazione. Successivi accertamenti hanno fatto emergere la percezione, da parte del pregiudicato, del reddito di cittadinanza di cui non aveva diritto. Inoltre, è stato ritenuto responsabile del reato di furto di energia elettrica, realizzato mediante un allaccio abusivo alla rete Enel. Il tutto, oltre alla violazione delle misure volte al contenimento della epidemia da Covid-19, trovandosi, in un luogo di lavoro vietato.
All’interno della rivendita abusiva, sono stati trovati 14 esemplari vivi di tartarughe Testudo Hermanni e 1 esemplare vivo di Testudo marginata, specie protette e appartenenti alla fauna selvatica dello Stato, la cui detenzione è illegale; altresì, sono stati rinvenuti alcuni animali imbalsamati tra cui un Orso Ursidae s.p.p. e 1 esemplare imbalsamato di Albanella Reale (un uccello rapace il cui nome scientifico è Circus Cyaneus): anche queste specie sono particolarmente protette dalla Convezione Internazionale CITES di Washington.
Durante le operazioni di polizia, è stata identificata un’altra persona, il pregiudicato 48nne M.S., ritenuto responsabile (e, quindi, denunciato) sia di gestire assieme al Timoniere l’esercizio commerciale illegale, sia della violazione delle norme volte a contenere il coronavirus; in più, a seguito di un mirato controllo effettuato all’interno dell’abitazione del citato M.S., è stato anche accertato il furto di energia elettrica.
A quel punto, il controllo di polizia, effettuato unitamente a personale tecnico dell’Enel, è stato esteso a tutti gli allacci dei condomini dello stabile, accertando così che tutti erano allacciati abusivamente alla rete elettrica: tutti gli abitanti dello stabile, quindi, sono stati indagati in stato di libertà per il reato di furto di energia elettrica.
Alla luce dei fatti accertati, Timoniere è stato arrestato e condotto in Questura da dove, su disposizione del P.M. di turno, è stato ricondotto presso la propria abitazione per ripristinare la misura cautelare.
Gli animali vivi sono stati sequestrati, al fine di essere reinseriti nel proprio habitat. Anche gli animali imbalsamati sono stati sequestrati penalmente, ai fini della confisca.
In ultimo, ai sensi dell’articolo 7 ter della Legge 26/2019, verrà inoltrata la segnalazione all’Inps, al fine di far decadere il reddito di cittadinanza, pari a 500 euro, di cui è titolare il Timoniere.
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