di Antonio Aiello
Sono in corso a Gravina le celebrazioni in onore del Santo patrono, Antonio di Padova.
In via del tutto eccezionale, per via delle nuove disposizioni legate al Covid19, il Santo sarà esposto sull’altare fino al 13 giugno, data di conclusione delle stesse, mentre negli anni passati la “Svelata” era prevista per la mattina del 13 giugno.Giovedì 11 giugno è il giorno destinato all’offerta del giglio a S. Antonio da parte dei bambini.
Il culmine delle celebrazioni, peraltro, lo si avrà sabato 13 giugno allorché sono previste cinque messe (ore 7 officiata dall’amministratore parrocchiale Padre Antonio Testaì, ore 9 da Padre Antonio Sapuppo, parroco in Santa Caterina a Trecastagni, ore 11 da Padre Roberto Catalano parroco in S. Rocco a Trappeto, ore 17 da Padre Andrea Pellegrino, vicario parrocchiale della Chiesa madre di Misterbianco, ed ore 20 con la presenza delle autorità civili e militari, officiata ancora da Padre A. Testaì.
Un momento tanto atteso, in particolare, sarà l’inaugurazione, prevista per le ore 19 di sabato 13 giugno in pesenza della autorità civili e militari, del nuovo portale artistico della casa del fercolo.
Si tratta di una grande porta ideata e progettata dal Maestro artigiano tornitore Giovanni Giuffrida, a seguito della proposta lanciata da Alfio Giuffrida, membro del Comitato pro festeggiamenti, e realizzata dalla ditta “F.lli Leotta” da Belpasso (CT) comprendente pannelli pantografati, struttura in ferro e acciaio e al posto delle tradizionali cerniere destinate alla registrazione sono invece presenti particolari cuscinetti prodotti artigianalmente.
L’opera è stata realizzata grazie al contributo dell’Amministrazione comunale gravinese oltre che con gli avanzi del fondo cassa degli anni precedenti del locale Comitato pro festeggiamenti. In particolare il portale contiene al centro il simbolo del giglio, quindi la scritta “L’ amore di Dio e del prossimo rendono l’uomo perfetto”- tratta dal Vangelo, oltre ad altre quattro formelle simmetricamente disposte due in alto e in basso: in due di esse si legge “Divo Antonio Patavino” “Civitatis Gravinensis Patrono”, nelle restanti due i versetti “Oh Gravinesi al gaudio// aprite i vostri cuori” ed “Ei dell’Eterno al solio // Gravina ha primo in cor!” tratti dalla cantata al Santo realizzata a fine ‘800 dal Vicario Biagio Giuffrida e musicata dal Maestro Malerba.
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