I progetti solidali dell’Associazione Mete Onlus nei confronti dei più deboli ritrova oggi più che mai, uno spirito battagliero grazie alla determinazione della sua Presidente, Giorgia Butera, impegnata in prima linea nelle campagne umanitarie in paesi privi di democrazia dove vi è la necessità di garantire diritti civili ed umani e che i soprusi non possano prevaricare sulla dignità di ogni essere umano. Ma a volte la vita ci riserva delle battaglie inaspettate, come quella che ha combattuto Giorgia Butera contro il cancro e che grazie al cielo, pare abbia cessato di nuocere alla sua salute. Tuttavia da questa esperienza di spine, sono nati fiori preziosi ovvero progetti di prevenzione e diagnosi precoce di eventuali tumori. Parliamo con Giorgia per saperne di più.
Domanda: Com’è cambiata la tua vita, dopo aver provato e conosciuto sulla tua pelle il demone del cancro e che hai debellato?
Risposta: Quando ricevi una notizia come quella che appresi, un po di tempo fa, mi senti disorientata, vagavo per la città piangendo non sapevo cosa aspettarmi, ma fortunatamente possiedo una forte lucidità grazie al mio carattere, così mi resi conto che, dovevo comunque provare a lottare per mettere ko il male che mi aveva colpita. Mantenere una solidità con il cancro con cui avere a che fare, è fondamentale; io ho scoperto di avere il cancro grazie ad un esame di rountines e grazie alla prevenzione che oggi ho lottato e sono uscita vincitrice. La selezione naturale delle conoscenze intorno a me si sono fatte concrete e nette. Chi è legato a me da sincero affetto è rimasto gli altri invece no. Ma sono situazioni consuete, che tuttavia non dovrebbero accadere ma che fanno parte della vita. Quando entri nel tunnel della cura del cancro, diventi ahimè un corpo in balia di interventi, terapia chemioterapica e radio terapia che, riducono anzi azzera le proprie forze però è stato ed è l’unico modo che oggi esiste per guarire dal cancro.
D: Il tuo messaggio di vita e di lotta come lo hai comunicato ai tuoi cari, ovvero come hai fatto comprendere a chi ti stava intorno che non avresti mollato?
R: Attraverso il mio lavoro e la causa sui diritti civili, che porto avanti, il mio corpo stropicciato non ha però annientato la voglia di perseguire gli obbiettivi dell’Associazione Mete grazie a tutto il team che mi ha seguita anche in questo periodo delicato. Con l’arrivo della pandemia da covid 19 tutto in me si è amplificato, purtroppo abbiamo registrato un aumento della violenza, da quella domestica e quindi a quella di genere, l’intolleranza che oggi con i casi di cronaca ascoltiamo sono tristemente una realtà in tutto il mondo. Cerchiamo insieme all’ associazione di far emergere e denunciare casi di violenza, supportando il più possibile le vittime di abusi.
D: Parola d’ordine: prevenzione?
R: Assolutamente si, il progetto di prevenzione che è stato studiato ad hoc riguarda in collaborazione con l’Associazione Farmacista insieme, la Presidente è Angela Margiotta di Napoli e si basa su una campagna generica sulla prevenzione oncologica, ma ormai se ne parlerà dopo l’estate. Mentre ci avvaloreremo della collaborazione della Presidenza dell’ARS che abbraccerà il nostro progetto alla salute dove secondo protocolli d’intesa, oltre all’impegno a favore della prevenzione oncologica facendo eseguire esami diagnostici, (come il pap test o la mammografia e tanti altri) che aiuteranno ad individuare una patologia sul nascere o comunque bloccare la sua evoluzione; per aiutare questa campagna verrà girato uno spot pubblicitario. Il regista che dirigerà lo spot sulla prevenzione sarà Alessandro Ienzi giovane avvocato regista, che ammiro tanto perchè sensibile alle tematiche sociali dei diritti civili ed umanitari; inoltre un progetto che aiuterà i pazienti oncologici si farà una donazione in due città siciliane : Palermo e Catania nelle varie strutture che curano il cancro, insieme a due mie care amiche che mi aiuteranno a distribuire oggetti utili per i pazienti oncologici, potendo così alleviare un pò malesseri legati alla malattia.
D: Giorgia, durante le cure per combattere il cancro, cosa hai notato da paziente?
R: Ho notato che tutto il personale sanitario, medici, infermieri e paramedici operatori socio sanitari, sono di grande aiuto e supporto a noi pazienti, l’attenzione e la cura con cui si approcciano al malato, sia psicologicamente che professionalmente è qualcosa di unico e straordinario; loro convivono per scelta lavorativa con il dolore di chi sta male davvero. Ho scoperto un mondo che non conoscevo, ma che mi darà l’opportunità di testimoniare l’impegno e la dedizione della buona sanità. Ecco perchè voglio impegnarmi anche in questo campo, ognuno deve fare la propria parte, ed io la sto già facendo insieme ad un’esercito di persone preziose siciliane e non, dal cuore d’oro.
D: Futuri progetti di Mete onlus invece?
R: Ci siamo affidate ad una progettista e stiamo tracciando dei percorsi che si basano sempre sulla tutela e supporto ed assistenza psicologica alle vittime di violenza, anche attraverso risorse umane certe che possono centrare l’obbiettivo sempre, attraverso l’arte, attraverso le leggi sull’integrazione, sulla distribuzione dei giocattoli per i bimbi,(progetto “Sorriso di Wangari”)arrivando in molte zone della nostra isola. Lo sport è un altro aspetto per l’integrazione sociale molto importante. Non perdiamo di vista comunque il canale diretto con l’ONU perchè è importante non abbassare mai la guardia nemmeno durante questa pandemia. La ricerca antropologica, sociologica di mediazione psicologica e linguistica per contrastare soprusi e negazione di diritti civili ed umanitari resta il nostro cardine più importante, puoi agire se conosci per arrivare ad azioni concrete. Insieme ad un’attivista pakistano Abbas residente in Italia stiamo mettendo in campo due cortometraggi, uno in particolare è un documentario sulla persecuzione cristiana in Pakistan dove avvengono violenze ai danni dei cristiani. L’altro cortometraggio riguarda le spose bambine. Le azioni diventano concrete se vengono curate tutti quegli aspetti legali e di mediazione fondamentali per raggiungere gli obbiettivi pianificati. L’avvocato Francesco Campagna è un supporto importantissimo per Mete Onlus che è vastità ed impegno nel mondo sociale occupandoci anche di formazione all’interno delle scuole ed on line, non si finisce mai di sensibilizzare ai diritti umani ed alla legalità necessaria che ci appartiene, c’è tanto da fare perchè abbiamo competenza ed esperienza, un felice inizio per me e per tutti i componenti dell’Associazione.
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