Premesso che non abbiamo alcun pregiudizio nell’opera umanitaria svolta dalla Caritas, che spesso è l’unico aiuto nei confronti di chi vive nel disagio sociale, come Federazione Del Sociale USB Catania interveniamo per porre a Lei, signor sindaco Nello Oliveri, alcune domande che necessitano le dovute risposte.
– Com’è maturata Ia scelta di affidare la gestione dei 7000 euro del Conto Solidale del comune di Acicatena ai parroci delle parrocchie catenote?
– Lei signor sindaco in data 16 giugno, parlando dei 7000 euro distribuiti alle parrocchie, ha rivolto “un grandissimo ringraziamento anche ai cittadini privati, commercianti e comunque a tutti coloro che, nonostante il periodo non sia stato facile per nessuno, hanno contribuito ad offrire le somme da noi raccolte”. Ma, i parroci stanno utilizzando la somma ricevuta per provvedere all’acquisto dei beni alimentari da distribuire, oppure stanno realizzando le buste alimentari con i prodotti donati dai parrocchiani che non hanno difficoltà economiche? Le poniamo questa domanda, considerato che, alla consegna delle buste alimentari, viene detto che il contenuto è frutto di donazioni. E aggiungiamo che, con queste buste, c’è chi ha ricevuto anche confezioni di “biscotti frollini’ con tanto di scritta “Aiuto EU” con il logo dell’Unione Europea! Signor sindaco, che c’ entrano i biscotti dell’UE con le buste alimentari che dovrebbero essere realizzate con il “Conto Solidale” del comune di Acicatena?
– Con quale metodologia sta avvenendo la distribuzione di queste buste alimentari alle cittadine e ai cittadini attualmente in difficoltà economiche residenti nell’area del comune che interessa il territorio parrocchiale? Intanto, chi non ha rapporti con le parrocchie, anche per motivi religiosi, resta tagliata e tagliato fuori.
Signor sindaco è cosa buona e giusta?
La Federazione Del Sociale USB ritiene assurdo che un ente pubblico e istituzionale come il comune non attivi i propri Uffici comunali per utilizzare denaro pubblico e per mettere nelle stesse condizioni tutte e tutti coloro che richiedano l’aiuto alimentare a causa dell’emergenza sanitaria imposta dal Covid-19.
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