“Alla Stm di Catania, due campanelli d’allarme. Le mancate assunzioni estive dei cosiddetti “summer-job”, il nebbione calato sul nuovo stabilimento locale che venne annunciato lo scorso anno dopo l’acquisizione del marchio Norstel. Qualcuno vorrebbe spiegare cosa sta accadendo …?!?”. Lo dichiara il segretario generale della Uilm etnea, Giuseppe Caramanna, che aggiunge: “Chiediamo un incontro ai vertici Stm per chiarire i motivi veri della rinuncia ai summer-job e per una verifica sul piano industriale, quindi sul futuro del sito aziendale catanese. Se non sono stati chiamati lavoratori per il periodo estivo, ciò fa temere un calo produttivo a Catania che potrebbe avere conseguenze ancora più gravi già nei prossimi mesi. Per questo, sollecitiamo anche le istituzioni locali, regionali e nazionali a intervenire perché si facciano garanti della tenuta e dei promessi investimenti di Stm nel nostro territorio. Appena sette mesi fa, lo stesso presidente di St Italia Giuseppe Notarnicolae e l’amministratore delegato Orio Bellezza avevano comunicato al viceministro allo Sviluppo economico Stefano Buffagni che la multinazionale aveva acquisito il 100 per cento di Norstel, rafforzando così il proprio ruolo di eccellenza a livello mondiale. Soprattutto, però, avevano spiegato che questa operazione avrebbe offerto opportunità significative di crescita a Catania, dove sarebbero state concentrate tutte le attività manifatturiere. Da qui, l’annuncio di investimenti e di un nuovo stabilimento. Ma chi l’ha visto?”.
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