LA UILA: “GRAZIE AL SACRIFICIO DI ADNAN SIDDIQUE E DI TUTTE LE VITTIME DELLA NUOVA MAFIA DEI CAMPI, GRAZIE AL CORAGGIO DEI LAVORATORI CHE SI SONO RIBELLATI. APPELLO AGLI IMPRENDITORI ONESTI”.
“Se qualche crepa affiora nel muro dei caporali e dei loro mandanti, se cominciano a spezzarsi le catene delle nuove schiavitù in agricoltura, significa che Adnan Siddique e le altre vittime della mafia dei campi non sono morti invano. Vogliamo ringraziare magistratura e forze dell’ordine per l’inchiesta Attila, ma soprattutto desideriamo inchinarci al coraggio di chi s’è ribellato allo sfruttamento collaborando con gli inquirenti. Questa, come noi della Uila-Uil sosteniamo da sempre, è la strada maestra per sradicare la malapianta del caporalato”. Lo affermano i segretari generali di Uila, Uila Sicilia e Uila Enna-Caltanissetta Stefano Mantegazza, Nino Marino ed Enzo Savarino, commentando le notizie sull’operazione “Attila” condotta oggi a Caltanissetta e provincia da Arma dei Carabinieri e Polizia su ordine della Procura.
Gli esponenti sindacali, dopo avere ricordato “gli appelli Uila alla denuncia rivolta non solo alle vittime di sfruttamento ma anche agli imprenditori onesti che vogliono dire basta alla concorrenza sleale di (im)prenditori senza scrupoli”, ribadiscono la richiesta di confronto a Cia, Coldiretti e Confagricoltura per il rinnovo dei contratti provinciali dei lavoratori: “I contratti sono scaduti – dicono Mantegazza, Marino e Savarino – ma le organizzazioni datoriali continuano a non rispondere ai nostri inviti alla trattativa per dare vita a un nuovo contratto che contiene, nella nostra proposta, anche regole concrete per combattere il caporalato”.
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