La scorsa notte Paolo Rossi è deceduto. A darne notizia la moglie sul profilo social di istagram; Rossi nato a Prato nel 1956 muore a soli 64 anni, con lui se ne va un pezzo di storia calcistica italiana. Protagonista insieme ai suoi compagni di squadra della vittoria del mondiale del 1982, dove i ricordi quelli belli e puliti di un calcio che non esiste più, fecero sognare l’Italia intera. Era la nazionale di Antonio Cabrini, Dino Zoff e di tanti campioni italiani guidati da Enzo Bearzot. Plablito, ribattezzato Paolo per le sue doti sportive grande persona gentile e dai modi discreti mai fuori luogo. In quel mondiale vinse anche il premio di capocannoniere, la sua carriera cominciò appena diciassettenne debutta nella squadra del Vicenza; sono in tanti a credere in lui ed il suo talento non passa inosservato. A 26 anni campione del mondo ma nonostante questo, in serie A come giocatore rimase solo dieci anni. I campionati in Spagna che videro la sfida finale tra Italia e Germania Ovest, battuta per 3 a 1 diventando così campioni mondiali per la terza volta. Paolo, sei e sarai l’orgoglio del nostro del nostro paese, impossibile non ricordare un grande Presidente italiano Sandro Pertini che, abbattendo ogni etichetta, gridò insieme a te, Goal con lo sguardo incredulo di Re Juan Carlos. Che la terra ti sia lieve.
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