Caterina Coco, nata nel 1991, si diploma con lode all’istituto musicale “Vincenzo Bellini” di Catania, viene ammessa per ben due volte all’audizione per entrare a far parte dell’ orchestra dell’Accademia del Teatro alla Scala di Milano, con cui collabora da membro effettivo dal 2014. Abilitata all’insegnamento del violino col massimo dei voti, lavora sia in Italia che all’estero, con varie formazioni cameristiche e Teatri come il “Teatro sociale” di Como, “Ernst&Young” di Roma, il Teatro Comunale di Sassari; con l’ Orchestra giovanile “L. Cherubini” e da camera “Canova” di Milano. Insieme a Mina, ha lavorato per la registrazione di un album, ha ricoperto il ruolo di prima parte in “Danza con me” di Roberto Bolle, su Rai1; ha partecipato a “Radio Italia Live 2018”, in piazza Duomo a Milano, come membro dell’Orchestra Filarmonica Italiana. Nel 2019, prende parte al tour Antonacci&Pausini dove tiene la scena con l’esperienza di una veterana. Il 21 febbraio, in prima serata su Rai1, in occasione dello “Speciale per Bergamo – l’anno che verrà” ha accompagnato l’esibizione di Marco Mengoni che ha cantato, una rivisitazione del brano di Lucio Dalla contenuto nel titolo del programma: in trio, Caterina, un altro violino ed una violoncellista e l’accompagnamento del pianoforte e del moog. La voce del cantante e la bravura dei musicisti hanno firmato uno dei momenti più toccanti della serata.
Negli occhi ha il nero del Vulcano e nelle vene le scorre l’energia della lava incandescente, senza abbandonare mai l’eleganza con cui trattiene il suo amato violino, mai accessorio, ma parte di se. Non si fa ingabbiare dagli schemi, ama ricordare a se stessa che ogni viaggio per e nella musica arricchisce di emozione e conferisce nuova energia al musicista e al suo modo di fare musica. Tutta la musica le è di ispirazione, anche grazie alle frequentazioni con i cantautori italiani (ama moltissimo, – lo considera un poeta -, Pino Daniele) e la dance e pop music che il papà ascoltava e le faceva ascoltare. Ama i gatti e se la gioventù non le fa temere la novità, il grande legame con la sua terra la riporta sempre a casa, alla sua Zafferana in cui è cresciuta e in cui vive la sua famiglia.
Il privilegio che appartiene a chi si esprime attraverso la musica non deve impoverire la fatica e l’impegno che occorrono per raggiungere i livelli in cui ha trovato spazio Caterina Coco, soprattutto grazie alla chiarezza su una scelta fatta quando sulla torta di compleanno non c’erano ancora candeline a due cifre. In una giornata in cui si ricorda un evento infausto e si rileggono le coordinate sociali in cui la donna per troppo tempo ha dovuto vivere, questa giovane musicista, che unisce in se eleganza, bravura ed ostinazione, propone l’esempio per chi ancora non riesce ad alzare lo sguardo verso la propria strada, per chi antepone scelte della tradizione sociale a quelle che in realtà non ha il coraggio di intraprendere: Caterina a trentanni è una musicista affermata, che si è concentrata sui propri desideri, li ha realizzati e sarà così in grado di scegliere meglio per stessa sul piano personale, avendo ancora tutta la vita davanti!
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