(FONTE ANSA) – ROMA, 31 MAR – “L’Armenia consegni al piu’ presto le mappe dei territori liberati dell’Azerbaigian. Territori in cui sono presenti mine terrestri inesplose, che rappresentano un gravissimo pericolo per la sicurezza della popolazione civile e impediscono il ritorno degli azerbaigiani nelle proprie terre, da cui sono stati espulsi da circa 30 anni”. Lo afferma la senatrice di Forza Italia e membro della delegazione parlamentare italiana presso l’Assemblea parlamentare dell’Iniziativa Centro Europea, Urania Papatheu. Secondo l’esponente azzurra, il comportamento delle autorità di Erevan “costituisce una violazione intollerabile del diritto internazionale umanitario, che provoca morti e feriti tra la gente comune e gli operatori di sminamento, come dimostrano gli ultimi dati disponibili. Dalla fine del conflitto del Nagorno-Karabakh, nello scorso autunno, nulla è stato fatto dall’Armenia per tutelare la stabilità della regione e l’incolumità di chi ci deve abitare”. La senatrice di FI aggiunge: “Azerbaigian e Italia sono partner strategici e Roma è il principale partner commerciale di Baku, e bene ha fatto, dunque, la commissione Affari esteri e Comunitari della Camera ad adottare lo scorso 2 marzo una risoluzione che parla anche della vicenda delle mine”. Papatheu, poi, prosegue: “Del resto, l’Azerbaigian è da sempre un esempio di tolleranza, laicità e multiculturalismo. Non si può dire altrettanto dell’Armenia che durante gli anni di occupazione dei territori azeri ha sistematicamente cancellato il patrimonio culturale delle comunità locali, a cominciare dalla religione. Senza dimenticare – conclude la senatrice di Forza Italia – gli investimenti che l’Azerbaigian sta sostenendo a proprie spese a livello di ricostruzione delle infrastrutture della regione, dagli aeroporti alle strade, a dispetto dei costi che sarebbero da imputare all’Armenia”. (ANSA).
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