COMUNICATO STAMPA.
Nell’Istituto per ciechi Ardizzone Gioeni si prepara lo spettacolo tratto da Shakespeare. Trischitta, “una location che stupirà”. L’assessore Scavone, “Qui un’estate di eventi culturali di livello nazionale e internazionale all’insegna dell’integrazione”. Il regista Anfuso, “Un carosello divertito e divertente che corre verso il lieto fine”. L’attrice Liliana Randi, “Una commedia divertentissima”
“Dopo quasi 230 repliche in tre anni dei nostri spettacoli in alcuni dei luoghi turisticamente più interessanti della Sicilia, stiamo provando Le allegre comari di Windsor in una nuova e suggestiva location che siamo sicuri stupirà coloro i quali verranno ad assistere alle rappresentazioni”.
Così Simone Trischitta, presidente di Buongiorno Sicilia che con Vision Sicily produce lo spettacolo, adattato e diretto come i precedenti da Giovanni Anfuso, ha presentato la nuova proposta, il cui debutto è fissato per il prossimo nove luglio nel chiostro-cortile dell’Istituto per ciechi Ardizzone Gioeni, un’Ipab, ossia un Istituto di assistenza e beneficenza. Un vasto spazio all’aperto, nel centro della città. E con un parcheggio interno.
“L’Istituto – ha detto Antonio Scavone, assessore regionale alle Politiche sociali – fa parte di quel mondo delle Ipab che ha svolto un ruolo fondamentale negli ultimi centocinquant’anni e ora ha bisogno di una svolta di modernità per proiettarsi in una società come quella odierna in cui è fondamentale l’integrazione”.
“L’Ardizzone Gioeni – ha aggiunto Scavone -, che ha garantito una normalità di vita a tanti non vedenti con una formazione mirata importante, oggi rivive dunque attraverso una serie di iniziative. E ospiterà in questa estate 2021 eventi culturali di livello nazionale e internazionale, coinvolgendo tante realtà. Stiamo lavorando perché, in questo luogo possano trovare una corretta collocazione i tanti progetti che nel mondo dei non vedenti si sono sviluppati”.
“Dopo Inferno, Odissea, Agata la santa fanciulla – ha spiegato Giovanni Anfuso -, quest’anno la sfida si rinnova con Le allegre comari di Windsor di William Shakespeare: un carosello divertito e divertente che corre inesorabile verso il lieto fine. La leggenda vuole che il testo sia stato commissionato al Bardo di Stratford on Avon dalla stessa regina del tempo, Elisabetta, impressionata e divertita dalle vicende di Falstaff già nell’Enrico IV. Così Shakespeare fu costretto a scrivere in soli quattordici giorni questo splendido copione. Creando un gioco di beffe e beffati dove, alla fine, l’Amore trionfa”.
La vicenda rivivrà sul palco di questo affascinante chiostro reinventato come spazio teatrale. Buongiorno Sicilia, d’altra parte, ha saputo valorizzare con i propri spettacoli – al tempo stesso di notevole spessore culturale e di grande presa popolare, tanto da essere sempre sold out-, luoghi come le Gole dell’Alcantara, le Cave Gonfalone a Ragusa, l’ex chiesa di Santa Caterina in Noto, la Badia di Sant’Agata a Catania.
“Abbiamo cominciato a provare – ha detto l’attrice Liliana Randi, che interpreta la “comare” Page – una divertentissima commedia in questo posto bellissimo, uno spazio teatrale che non conoscevo. Noi comari di Windsor organizziamo beffe ai danni di sir John Falstaff. E chissà a Catania quante altre comari organizzano beffe ai danni di innamorati un po’ troppo intraprendenti. Venite dunque a vedere questa commedia esilarante”.
Gli interpreti dello spettacolo sono, in ordine alfabetico, Angelo D’Agosta, Valentina Ferrante, Barbara Gallo, Plinio Milazzo, Luigi Nicotra, Salvo Piro, Liliana Randi, Davide Sbrogiò e poi Pietro Casano, Gabriele D’Astoli, Corrado Drago, Luciano Fioretto, Giulia Messina, Davide Pandolfo, Francesco Rizzo, Fabrizio Scuderi, Mattia Valenti.
Costumi ed elementi scenici sono di Riccardo Cappello, le musiche sono firmate da Paolo Daniele e le coreografie da Fia Distefano. L’aiuto regista è Agnese Failla.
Intanto il social media manager ha già realizzato anche la pagina Facebook de Le Allegre comari di Windsor, visitabile all’indirizzo https://www.facebook.com/LeAllegreComariDiWindsor/
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