Le arene sono l’emblema dell’estate. Gli abituali frequentatori, ieri, giorno di riapertura, si sono presentati al botteghino per guardare il primo film della programmazione estiva. L’arena Adua, come fa ogni anno alla riapertura, ha valuto fare una proiezione ad ingresso gratuito. Per l’occasione ha scelto il film di esordio del regista spagnolo Pedro Almodovar, autore di pellicole molto originali per temi, stile ed estetica,.
La trama di “Pepi Luci Bum e le altre ragazze del mucchio” (1981) con Carmen Maura, è oltraggiosa e provocatoria: parla di trasgressioni sessuali e di genere, di drogati e travestiti, di un labirinto di passioni inconfessabili. Coloro che di Pedro Almodovar apprezzano la verve liberatoria, ironica e dissacrante trovano in questo film la piena poetica del regista. Mentre chi (come me) non gradisce provocazioni e volgarità deve pur riconoscere che Almodovar in fondo fa dei film politici, tendenti a risvegliare la Spagna dal letargo in cui era precipitata negli anni oscuri del franchismo, cioè della dittatura militare di tipo tradizionalista durata sino al 1975, anno della morte di Franco.
Il ritorno della democrazia in Spagna portò ad un particolare clima di vitalità sociale, culturale e artistica: era la movida, aperta e fiduciosa verso il futuro. Esattamente l’opposto di quanto sta accadendo negli ultimi anni qui in Italia: da noi, infatti, il pendolo socioculturale oscilla adesso verso il conservatorismo bieco. Il film di Almodovar è pertanto molto attuale, sebbene siano trascorsi 40 anni da quando fu girato. Bene hanno fatto i gestori dell’arena Adua a riproporlo al pubblico.
Ieri sera, nella stessa arena, è stato anche proiettato un filmato di una trentina di minuti che ha toccato le corde della commozione: come in un lungo trailer sono stati montati in successione le scene più significative dei capolavori cinematografici, da La febbre del sabato sera al Titanic, senza dimenticare Connery nei panni di agente 007 e Banfi in quelli del commissario Lo Gatto. Anche questo è cinema popolare da arena.
Lascia un commento
You must be logged in to post a comment.