Il concerto dell’Orchestra Barocca Siciliana, sabato scorso, nella badia di Sant’Agata, ha appagato gli amanti di questo intramontabile genere musicale. Sotto il titolo di “Lascia ch’io pianga” – chiaro il riferimento alla celebre aria per soprano composta da Handel – è stato presentato un programma che ha svelato gli amori, le passioni e le gelosie nei teatri londinesi del Settecento.
Il programma del concerto, infatti, ci ha proiettato nel fervente clima teatrale della Londra di primo Settecento, in cui la recente ‘scoperta’ dell’Opera italiana avvia un florido mercato dello spettacolo che ruota attorno alla concorrenza tra alcuni teatri principali, il King’s Theater (già Queen’s Theater) in Haymarket (pomposamente ribattezzato ‘Royal Academy of Music’), il Lincoln’s Inn Fields e, più tardi, il Covent Garden.
A ravvivare l’offerta musicale di ogni palcoscenico troviamo i principali operisti dell’epoca, tutti provenienti dal Bel Paese: il modenese Giovanni Bononcini (dal 1720 al 1733), il napoletano Nicola Porpora (attivo solo tra le stagioni 1733-1736) e, su tutti, l’immarcescibile sassone Georg Friedrich Händel, che, sbarcato trionfalmente a Londra nel 1711 con il suo Rinaldo, non farà più ritorno in patria, diventando, di fatto, il più importante compositore ‘inglese’ del secolo.
Sullo sfondo, una storia di successi e clamorosi fiaschi, apoteosi e bancarotte, e, soprattutto, rivalità, come quella tra i compositori (spesso anche impresari) e le rispettive compagnie, animata dai cantanti, spesso autentico ago della bilancia degli esiti di botteghino: protagonisti i castrati Farinelli e il Senesino, o le primedonne Faustina Bordoni e Francesca Cuzzoni, la cui furibonda lite sul palco dell’Astianatte di Bononcini, il 6 giugno del 1727, è diventata leggendaria.
Il concerto dell’Orchestra Barocca Siciliana, inserito nella Stagione 2021 della benemerita ACMC, ha proposto una scelta eterogenea di brani che, oltre alla differente paternità, si distinguono per i contrastanti ‘affetti’ che esprimono nell’ambito della consueta matrice amorosa (desiderio, gioia, compatimento, gelosia, furore…), e destinati, per la loro bellezza, a diventare cavalli di battaglia di questo o quel cantante, autentiche ‘arie di baule’ da incastonare in ogni opera.
Tra un numero e l’altro, l’Ouverture di un’opera e una selezione delle più belle danze scritte da Händel per accompagnare alcune delle memorabili gite sul Tamigi dei regnanti inglesi, il 17 luglio del 1717, e circa vent’anni dopo, nella primavera del 1736, e uno dei concerti grossi scritti nel 1744 da Charles Avison sui temi di alcune sonate per clavicembalo di Domenico Scarlatti, già popolarissime all’epoca in tutta l’Inghilterra, e in mezza Europa.
L’Orchestra Barocca Siciliana, nata nel 1986 su iniziativa del flautista Piero Cartosio, vanta una notevole attività concertistica e di formazione per i giovani strumentisti. Nel concerto di sabato scorso, alla Badia di Sant’Agata, è stata diretta dal romano Valerio Losito, che è anche un valente violinista. La parte vocale è stata affidata alla promettente soprano Lia Battaglia. Tutti hanno raccolto caldi applausi.
Il prossimo appuntamento con la Stagione concertistica 2021 dell’ACMC sarà con l’Ensemble “Per affetto e per Diletto”: Salvatore Disca controtenore, Salvatore Fresta tenore, Rosaria Politi al cembalo. Musiche di Caccini, Falconieri, Frescobaldi, Monteverdi e Sanchez, che rappresentano capisaldi nel delicato momento di passaggio dal Rinascimento al Barocco. Chiesa di San Camillo dei Mercedari, in via Crociferi, domenica 18 luglio, ore 20:30.
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