Ancora una volta tutto esaurito alla Villa Bellini per l’Orchestra e il Coro del Teatro Massimo Bellini. Il maestro Paolo Paroni è stato l’acclamato direttore del concerto dedicato alle più note canzoni dei Beatles. Un successo prevedibile: le persone quest’estate hanno voglia di stare all’aperto per incontrarsi e ritrovare il gusto di ascoltare musica dal vivo. Se poi i brani sono quelli degli intramontabili Beatles è chiaro che il pienone è assicurato.
La cosa che ha reso interessante il concerto “Symphonic Beatles” è stato il geniale arrangiamento dei brani. Il compositore Valter Sivilotti ha elaborato le celebri canzoni in chiave sinfonica, utilizzando la vasta gamma timbrica offerta da ogni strumento musicale. Come in un viaggio attorno al mondo, i temi melodici sono stati sviluppati inserendo ritmi e sonorità ispirate all’Irlanda, al vecchio West, all’Africa, alla Francia e, naturalmente, al Regno Unito, che è stato omaggiato con l’ultimo brano in scaletta.
“Symphonic Beatles”, dunque, non è stato affatto un concerto “cover”. Il coro non ha eseguito in modo noioso e didascalico le canzoni dei Beatles, ma ha dato voce ad una rielaborazione intelligente e raffinata…. Tanto che qualcuno ha esclamato: “l’arrangiamento è più bello del brano originale!”.
Applausi finali anche per due artisti del TMB prossimi al pensionamento: il direttore artistico Carminati è salito sul palco per salutare e ringraziare con sentimenti di gratitudine la cantante Antonella Guida e il violinista Giovanni Cavallaro.
Segnalo a chi di dovere due problemucci da eliminare prima del prossimo spettacolo: il Comune provveda a ripulire la fossa settica al centro del Piazzale delle Carrozze e soprattutto sposti di qualche metro i gabinetti chimici che, messi come ora sono sotto il nome di Bellini, sono sgradevoli alle vista e suonano come vituperio.
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