Meno siamo e meglio stiamo. Così hanno forse pensato gli spettatori che in via Crociferi, nella Chiesa di San Camillo, hanno assistito al concerto di musica barocca programmato nell’imminenza di Ferragosto, quando il centro storico spopolato e silenzioso diventa più adatto all’ascolto in raccoglimento della musica antica.
Il protagonista della serata è stato il bravo Sebastiano Cristaldi che ha proposto musiche per clavicembalo di J. S. Bach, F. Haendel e Domenico Scarlatti, tre autori accomunati dall’anno di nascita: 1685. A fine spettacolo la comparsa in scena del mezzosoprano Mattea Musso, siciliana che vive in sud America, è stato un felice fuori programma con l’esecuzione di brani vocali di Haendel Se Potessero i Sospiri Miei e poi Cara Sposa. Applausi per i due giovani artisti, che vantano già una ampia esperienza concertistica internazionale.
Il clavicembalo, strumento d’elezione del barocco, ha avuto un tempo una grande fortuna in quanto è una macchina musicale che imita l’orchestra e che trasfigura l’esecutore in un concertatore di suoni e colori. Per questo strumento Bach compose la Partita n. 4, capolavoro contrappuntistico seguito magistralmente da Sebastiano Cristaldi che ha anche proposto una selezione di Sonate di Scarlatti (la dolce K208, l’acrobatica K56, la languida K 213 cjhiamata la Sonata degli Amanti) e la Passacaglia in sol minore di Haedel, ricca di stravaganti variazioni e fioriture melodiche.
Il concerto per clavicembalo, inserito nella stagione concertistica 2021 ACMC – Associazione Collegium Musicum Catania, ha pienamente esaltato con esattezza di esecuzione brani virtuosistici che sono al vertice del barocco musicale.
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