Il Presidente Regionale dell’Associazione dei Consumatori d’Italia Consitalia di riferimento all’ appello “urgente” per due settimane di Dad alla ripresa dell’attività scolastica: lanciato da numerosi presidi in una lettera aperta indirizzata al premier Mario Draghi, al ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi e ai presidenti delle Regioni e delle Province autonome (appello che ha già raccolto l’adesione di 1700 dirigenti scolastici in tutta Italia, ecc.), e, di riferimento alla richiesta di intervento trasmessa da oltre n. 200 Sindaci siciliani al Ministro dell’Istruzione e, al Presidente del Consiglio dei Ministri riguardo alla paura di aumento dei contagi e dunque alle preoccupazioni sulla riapertura della scuola e ripresa delle lezione in presenza a partire dal 10 gennaio 2022 , visto che, secondo gli stessi “non esistono le condizioni minime di sicurezza né la possibilità da parte dell’ Asp di fornire collaborazione adeguata alle autorità scolastiche” (così hanno scritto i n. 200 sindaci che hanno partecipato in videoconferenza a una riunione urgente indetta dal presidente dell’Anci Sicilia, Leoluca Orlando, per fare il punto sulla ripresa delle lezioni a scuola mentre aumento i contagi per il Covid-19), ha depositato una richiesta di accesso agli atti presso il Ministero dell’Istruzione e, contestuale DIFFIDA alla ripresa delle lezioni, non in sicurezza
I presidi nella lettera-appello scrivono: “l’andamento del contagio con la nuova variante del virus colpisce come mai prima le fasce più giovani della popolazione, anche con conseguenze gravi, e che il distanziamento è una misura sulla carta, stanti le reali condizioni delle aule e la concentrazione degli studenti nelle sedi. Sappiamo che il virus si trasmette per aerosol e che l’ambiente classe è una condizione favorevolissima al contagio. A differenza delle precedenti ondate, già prima della sospensione natalizia abbiamo assistito ad un’elevata incidenza di contagi all’interno delle classi (alunni e docenti, anche se vaccinati)”.
Il protocollo di gestione dei casi “grava sulle aziende sanitarie, che non riescono più a garantire rapidità per i tamponi, con conseguente prolungato isolamento degli studenti e del personale. Si tratta – si conclude – di una situazione epocale, mai sperimentata prima, rischiosa e ad oggi già prevedibile. Non è possibile non tenerne conto”.
Secondo questi presidi, «una programmata e provvisoria sospensione delle lezioni in presenza (con l’attivazione di lezioni a distanza) per due settimane è sicuramente preferibile ad una situazione ingestibile che provocherà con certezza frammentazione, interruzione delle lezioni e scarsa efficacia formativa».
Anche gli studenti hanno scritto a Governo e Ministero, esprimendo preoccupazioni per questo rientro a scuola.
La scrivente associazione, in riferimento alle richieste d’intervento ricevute dai cittadini utenti, e, di riferimento agli appelli lanciati dai dirigenti scolastici, dai sindaci, dagli studenti, dai Presidenti di Regione, ecc., DIFFIDA il Ministro dell’Istruzione .
Si chiede l’accesso agli atti ai sensi della Legge 241/90 e, quindi si chiede di poter visionare e ottenere copia di tutti gli atti riguardanti:
- Attività svolte riguardanti la valutazione dei rischi specifici per questa nuova emergenza “diffusione contagi”;
- Attività svolte in merito alla messa in sicurezza delle scuole;
- Attività svolte in merito all’emergenza freddo nelle Scuole (ora superato con la scusa dell’aerazione delle classi);
- Attività svolte in merito al problema “Classi pollaio” ;
- Documento di valutazione dei rischi.
- Varie ed eventuali.
Consitalia Sicilia si riserva di depositare un esposto denuncia – denuncia querela, nel caso di aumento smisurato di contagi e diffusione virus, a seguito frequenza nella Scuole.
Lascia un commento
You must be logged in to post a comment.