Il Consiglio dell’U.E. approva l’accordo “UE-Regno Unito” sulla pesca

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Il Consiglio dell’U.E. approva l’accordo  “UE-Regno Unito” sulla pesca

Con l’approvazione di un accordo tra l’UE e il Regno Unito sulle possibilità di pesca per il 2022, il Consiglio apre la strada all’esercizio dei diritti di pesca dei pescatori dell’UE nell’Atlantico e nel Mare del Nord.

La decisione stabilisce i diritti di pesca per circa 100 stock ittici condivisi nelle acque dell’UE e del Regno Unito, così come il totale ammissibile di catture (TAC) per ciascuna specie.

Al Consiglio “Agricoltura e pesca” del 12 e 13 dicembre 2021 i ministri hanno fissato TAC provvisori per gli stock ittici condivisi con il Regno Unito, in attesa dell’esito delle consultazioni UE-Regno Unito; questi limiti di cattura saranno modificati per tener conto del nuovo accordo.

Prossime tappe

Il regolamento sulle possibilità di pesca per il 2022 – nella versione modificata con i contingenti definitivi – sarà messo a punto dai giuristi-linguisti del Consiglio, dopodiché sarà adottato formalmente dal Consiglio e pubblicato nella Gazzetta ufficiale. Le disposizioni si applicheranno retroattivamente a decorrere dal 1º gennaio 2022.

Parte rimanente del testo (figura soltanto sulla pagina del comunicato stampa)

Contesto

A seguito del recesso del Regno Unito dall’UE, gli stock ittici gestiti congiuntamente dall’UE e dal Regno Unito sono considerati risorse condivise ai sensi del diritto internazionale. L’accordo sugli scambi commerciali e la cooperazione tra le due parti stabilisce le condizioni alle quali l’UE e il Regno Unito stabiliscono i rispettivi diritti di pesca nell’Atlantico e nel Mare del Nord.

Nell’ambito dell’accordo, entrambe le parti convengono di tenere consultazioni annuali al fine di determinare i TAC e i contingenti per l’anno successivo. Le consultazioni sono condotte dalla Commissione e tengono conto di una serie di fattori, tra cui:

  • gli obblighi internazionali
  • il rendimento massimo sostenibile (MSY) raccomandato per ciascuna specie, al fine di garantire la sostenibilità a lungo termine della pesca in linea con la politica comune della pesca
  • migliori pareri scientifici disponibili, adottando un approccio precauzionale in caso detti pareri non siano disponibili
  • la necessità di proteggere i mezzi di sussistenza dei pescatori

Il Consiglio fornisce orientamenti politici alla Commissione durante l’intero processo negoziale e approva formalmente l’accordo definitivo.

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