ARRIVATA IN REDAZIONE LETTERA”GRIDO DI DOLORE DI UN MEDICO DI FAMIGLIA”
E vorrei avere anche del tempo da dedicare alla mia famiglia e a me stesso. Non vorrei fare più discussioni tutto il giorno e tutti i giorni con pazienti sempre più impazienti per i più disparati motivi, il più delle volte non pertinenti con la mia professione di medico. Vorrei non essere costretto a fare carte false pur di mantenere una scelta, vorrei non essere più ricattato dal paziente di turno, che alla fine delle sue assurde richieste, mi dice: ma i suoi colleghi lo fanno tutti. Vorrei avere il rispetto dei miei pazienti, per come li curo e non per far loro carte false. Vorrei poter mantenere la schiena dritta quando c’è da dire un no. Vorrei non essere più rimproverato perché non rispondo subito e a “tutte” le telefonate. Vorrei non essere più rimproverato dal paziente presente in studio perché rispondo al telefono. Vorrei che non alzassero la voce e mostrassero rispetto e rconoscenza. Vorrei non sentirmi più dire che guadagno una montagna di soldi per lavorare solo poche ore al giorno, quando non è vero né l’uno, né l’altro. Vorrei che finisse presto la pandemia e si ritornasse alla normalità, ma nel frattempo vorrei che i miei pazienti capissero, che il sacrificio che faccio per loro, di rinunciare al mio tempo libero, al riposo, ai fine settimana, a Natale, Sant’Stefano, capodanno, Epifania, NON È DOVUTO , lo faccio e basta, non voglio che mi si dica sono bravo e neppure che mi si dica grazie . MA CHE SAPPIANO CHE NON È DOVUTO! ALMENO QUESTO‼️
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