Anche a Catania si radica la nuova D. C. di Cuffaro, che entra a gamba tesa nell’agone politico Catanese. Oggi l’ex Presidente della Regione Sicilia, attuale commissario straordinario della nuova Dc, ha inaugurato alla presenza di molti simpatizzanti e qualche vecchio big, la sede catanese.”la rinascita della D.C. con il suo simbolo serve a fare da catalizzatore a tutte quelle forze moderate che vogliono ritornare alla casa madre, e che non si rivedono in questa politica dove i partiti che prendono voti con un sistema più o meno maggioritario poi si comportano come in un sistema proporzionale” l’elettore –dice Cuffaro- sulla scheda vuole vedere e segnare il simbolo dove dietro di esso si trova una storia , una cultura e dei valori, oggi tutto questo non c’è.” Questo ha portato il 55% degli elettori a disinteressarsi della politica” .
Per le regionali la D.C. vuole essere presente in maniera visibile e fare parte del tavolo dove si decide, per questo alla domanda : appoggerete, Musumeci , De Luca o Miccichè, Cuffaro risponde” noi presenteremo una donna, perché è giunto il momento di portare avanti una candidata donna” in pratica la D.C. di Cuffaro non vuole fare da stampella a nessuno vuole essere presente e tutti debbono comprendere che la D.C. è un interlocutore notevole “Cuffaro non cerca nessuno e non viene cercato, noi faremo la nostra proposta elettorale concreta e non di facciata.
In pratica in Sicilia dal prossimo autunno si faranno le prove tecniche del ritorno al passato, dove il centro ( la D.C.) era il fulcro della politica della Nazione, cosi come altri movimenti fecero il proprio exploit in Sicilia alle regionali del 2012, anche i centristi della D.C. con Cuffaro vogliono partire dalla Sicilia per conquistare anche loro Roma, scardinando tutto il sistema del partito personale che dal 1994 guida l’Italia.
Insomma si vogliono portare avanti i valori dell’appartenenza ad un simbolo e lo spirito politico ad esso collegato.
Un esempio di questo centro che rinasce, relegando agl’angoli gli estremi lo abbiamo visto durante le recenti elezioni del Presidente della Repubblica, dove i grandi partiti personali non sono riusciti a eleggere nessuno dei nomi che si presentarono perché appunto i centristi di destra e perché no di sinistra non hanno condiviso ,alla fine si optò per un secondo mandato a Mattarella che aveva già gli scatoloni pronti. E’ un chiaro segnale che questo sistema politico che alla luce dei fatti non è di destra ne di sinistra è pronto a ricevere un bello scossone dalla Sicilia per mezzo di Cuffaro e della sua D.C.
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