Nel pomeriggio di martedì prossimo arriverà a Belpasso la statua del Gesù Bambino di Praga, che sarà accolta nella parrocchia Corpus Domini, in contrada Palazzolo. L’indomani, mercoledì 2 marzo, la parrocchia di Santa Chiara a Librino, quartiere di Catania, avrà la sacra effige che ha fama miracolosa e gode di una devozione sorprendente, sia per chi crede sia per chi la fede non ce l’ha.
Il Gesù Bambino di Praga – detto anche il Bambino Prodigioso oppure il Piccolo Re – è una statua di legno ricoperta di cera, scolpita in Spagna e conservata da cinquecento anni all’interno della chiesa di Santa Maria della Vittoria, a Praga. Alta 47 centimetri, ritrae Gesù infante che ha tutta l’aria di un piccolo monarca: sta in piedi e benedice con la mano destra, mentre con la sinistra regge il globo terrestre sormontato dalla croce. Rivestito con abiti tessuti a mano, preziosi di sete e pizzi, possiede enormi corone d’oro (l’ultima è stata donata da papa Benedetto XVI nel settembre 2009) e un ricco guardaroba che ha ormai superato i cento capi, a cominciare dai più antichi del 1700, come quello tessuto dall’imperatrice d’Austria Maria Teresa. Gli abiti gli vengono mutati di tanto in tanto, con il trascorrere delle stagioni.
Ovviamente la statua che arriverà in Sicilia non è quella originale, ma la copia di una copia. Non proviene da Praga, capitale della Repubblica Ceca, ma dal Santuario di Arenzano, alle porte di Genova, uno dei maggiori centri di venerazione del Gesù Bambino di Praga e meta di molti pellegrini. Anzi si può dire che il santuario ligure, quando il culto fu impedito per ragioni politiche in Cecoslovacchia, ebbe un ruolo fondamentale nel mantenere alta – con novene, coroncine, ragguagli di guarigioni – la fama miracolosa del Gesù Bambino di Praga, la cui devozione costituisce uno dei tratti caratteristici della spiritualità carmelitana.
E’ stato infatti l’ordine dei Carmelitani Scalzi ad organizzare il “tour” della statua in Sicilia, mentre in queste ore gruppi di preghiera innalzano orazioni per scongiurare le tensioni internazionali preludio di una prossima guerra tra Russia ed Ucraina.
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